Infarto
Consigli per il paziente reduce da infarto.
La riabilitazione cardiologica.
Cos'e' la riabilitazione?
Un tempo la cura dell'infarto miocardico comprendeva periodi prolungati di riposo a letto e di ricovero in ospedale. Il recupero di una buona condizione psicofisica era molto lento ed incompleto. Troppo frequentemente residuavano timori, ansie ed una scadente qualità di vita. Oggi non è più così! Certi timori erano del tutto ingiustificati come ha dimostrato la scienza medica! Infatti una lunga degenza a letto comporta alcune gravi conseguenze: predispone alla formazione di trombi nelle vene, facilita la caduta della pressione arteriosa e l'eccessivo incremento della frequenza cardiaca mettendosi in piedi, riduce la capacità di ventilazione dei polmoni e la capacità di esercizio fisico, ecc...
La RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA ha lo scopo di contrastare tutto questo, è una forma di terapia, come può essere quella farmacologica o chirurgica. Non solo, e' stato dimostrato che è possibile ridurre anche le recidive e la mortalità.
La prima fase della riabilitazione inizia già in UCIC, con gli esercizi attivi e passivi a letto, e termina prima della dimissione con l'effettuazione di una prova da sforzo, eseguita generalmente dopo 8-12 giorni.
La seconda fase (o fase di convalescenza) solitamente inizia a domicilio, ove il paziente, secondo un programma individuale, aumenta progressivamente l'attività fisica. Dopo circa 20 giorni viene sottoposto ad una nuova prova da sforzo e a tutti quegli accertamenti che si rendano necessari per una migliore valutazione delle condizioni cardiocircolatorie. A questo punto, presso il Centro di Riabilitazione viene eseguito un programma di ricondizionamento fisico, di educazione sanitaria e dove necessario anche un trattamento da parte dello psicologo.
La terza fase (o fase di mantenimento) deve essere proseguita per tutta la vita. E' gestita autonomamente dagli stessi pazienti, che possono trovare nei club coronarici un punto d'incontro e di stimolo, per mantenere ed incrementare i risultati ottenuti.
A chi è indicata la Riabilitazione?
Inizialmente la riabilitazione era riservata ad alcuni pazienti reduci da un infarto miocardico, mentre successivamente è stata estesa, visti gli ottimi risultati ottenuti, a pazienti con ischemia silente od angina pectoris, a soggetti reduci da un intervento cardiochirurgico od angioplastica coronarica, ecc...
L'organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha infatti definito la riabilitazione cardiologica come la messa in atto di tutte quelle misure in grado di riportare un malato di cuore alle condizioni fisiche, mentali, sociali, le migliori possibili, compatibili con la sua malattia. I potenziali candidati ad una tale terapia sono quindi, teoricamente, tutti i malati di cuore.
Come viene praticato l'esercizio fisico?
Nel Centro di Riabilitazione, il programma di allenamento individualizzato inizierà dopo che il paziente avrà eseguito gli accertamenti necessari, in particolare il test da sforzo. Infatti, se non vi sono stati segni di ischemia o aritmie importanti, la frequenza cardiaca che bisognerà raggiungere durante le sedute di allenamento corrisponderà al 70-85% di quella massima raggiunta al test da sforzo.
Lo sforzo (con cyclette, corsa od esercizi che devono interessare grossi gruppi muscolari) inizierà con un breve periodo di riscaldamento (5 minuti), proseguirà con una fase di lavoro più intenso (almeno 20 minuti) e terminerà con un periodo di defaticamento (5 minuti). Verranno effettuate almeno 3 sedute alla settimana per un periodo di 8 settimane.
Dott. Roberto Carlon
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