Ipertensione e Dietoterapia
Obesità e ipertensione arteriosa
Dati recenti indicano che tale associazione è già presente in età pediatrica, contribuendo in maniera significativa a peggiorare il profilo di rischio cardiovascolare della popolazione.
Le condizioni di sovrappeso e di obesità interessano rispettivamente il 50% e il 20% circa della popolazione adulta in molti Paesi occidentali e rappresentano un fattore di rischio maggiore per lo sviluppo di ipertensione arteriosa.La combinazione di un eccessivo apporto calorico e di una limitata attività fisica e il conseguente accumulo di tessuto adiposo a localizzazione prevalentemente centrale, può indurre uno stato di insulino resistenza. Tale elemento rappresenta il fattore patogenetico centrale nello sviluppo di alterazioni metaboliche ed emodinamiche inquadrabili nell’ambito nosografico della “sindrome metabolica”.
Il ruolo di fattori genetici nello sviluppo dell’obesità o dell’ipertensione arteriosa risulta evidente. E’ certamente ipotizzabile che questi fattori possano modulare contemporaneamente la regolazione/distribuzione del tessuto adiposo e i livelli pressori e altri elementi della sindrome metabolica. Recenti dati clinici esperimentali hanno dimostrato che il tessuto adiposo non è metabolicamente inerte ma svolge funzioni di notevole rilevanza nella regolazione di numerose funzioni endocrine.
Queste acquisizioni possono fornire utili elementi per la comprensione dei meccanismi alla base dell’associazione tra obesità ed ipertensione: molti deifattori prodotti anche a livello del tessuto adiposo, soprattutto in presenza di un profilo genetico di “rischio”, possono influenzare la patogenesi dell’ipertensione arteriosa, dell’insulino-resistenza,e delle complicanze d’organo descritte in precedenza.
Dr.ssa Nunzia Ruggiero Perrino
Dottore di Ricerca in scienza dell'alimentazione e della nutrizione