La cellulite come patologia del microcircolo
Non è solo un disturbo estetico, ma rappresenta una vera e propria patologia che colpisce i piccoli vasi situati nel sottocute
La cellulite come patologia del microcircolo

La definizione corretta, secondo G.B.Curri è P.E.F.S.: pannicolopatia –edemato- fibro-sclerotica. L’acronimo sottolinea il carattere di malattia (pannicolopatia) a carico del tessuto adiposo sottocutaneo, che va da semplici stati di ritenzione idrica (edema) a fasi gradualmente ingravescenti fino alla fibrosi e poi sclerosi dei tessuti.
La causa risiede in molti fattori, noti da tempo: alimentazione, abitudini di vita, familiarità, alterazioni ormonali…
Il grado della cellulite va da uno stadio di edema, semplice ritenzione di acqua, fino a processi sempre più severi e più difficilmente reversibili (aspetto a buccia d’arancia) e lesioni permanenti (sclerosi), che clinicamente sono evidenti come nodosità dolenti e dure del sottocute (aspetto a materasso).
Le donne sono più colpite degli uomini per ovvi fattori ormonali.
La diagnosi è clinica, ma spesso è necessario eseguire esami particolari (capillaroscopia, termografia) per valutarne il grado e la possibilità terapeutica.
Fatta la diagnosi, che fare?
Occorre anzitutto dire che non esiste oggi, prevenzione a parte, un metodo risolutivo ed definitivo, ma tanti metodi, idonei, per certi stadi e per certe forme di cellulite, a ridurre i fastidi estetici e la sintomatologia (pesantezza alle gambe, soprattutto perimestruale, dolore, gonfiore,crampi, bruciore,prurito,nodosità…).
L’elettrolipolisi L’elettrolipolisi consiste nell’uso di corrente elettrica applicata attraverso aghi nel sottocute che hanno lo scopo di ridurre il tessuto cellulitico
L’idrolipoclasia L’idrolipoclasia consiste nell’uso di ultrasuoni per ridurre i noduli della celle cellulite che determinano l’aspetto a buccia d’arancia e a materasso.
La mesoterapia La mesoterapia sfrutta l’effetto di alcuni farmaci, omeopatici o tradizionali, che iniettati nel sottocute, svolgono azione terapeutica sul microcircolo, attivandolo e favorendone gli scambi metabolici.
La pressoterapia e il linfodrenaggio La pressoterapia e il linfodrenaggio rappresentano ottimi metodi antiedemigeni, se in mani esperte.
L’ozonoterapia L’ozonoterapia sfrutta le proprietà di un gas, l’ozono, che ha la capacità di migliorare l’ossigenazione del microcircolo, apportando materie nutritive e disperdendo i cataboliti delle cellule. In tal modo si migliora la microcircolazione e i disturbi legati alla sua alterazione.
La carbossiterapia La carbossiterapia sfrutta l’effetto vasodilatatore dell’anidride carbonica per migliorare la microcircolazione.
La liposuzione e la liposcultura La liposuzione e la liposcultura hanno un effetto riducente sui cuscinetti e masse adipose in eccesso che non rispondono a terapie mediche.
Si tratta di metodiche generalmente indolori, povere di rischi ed effetti collaterali.
Esistono infine altre metodiche, tutte valide, la cui efficacia è definita dalla scelta: ad ogni stadio e tipo di cellulite, esiste un corrispettivo terapeutico.
L’importante è poter trovare la metodica giusta per la patologia e lo stadio correttamente diagnosticati.
Ovviamente una buona terapia non prescinde dalla dieta, dalle abitudini di vita (abolizione del fumo e della vita sedentaria ecc. ), dalle terapia farmacologiche in atto (pillola) e da altri fattori neuro-ormonali da prendere in considerazione caso per caso.
Dott. Mario Forzanini
Specialista in Chirurgia Vascolare
www.forzanini.it