Nel cheratocono, la riboflavina modificata per un cross-linking meno invasivo
CORNEA/PATOLOGIE CORNEALI
Nel cheratocono, la riboflavina modificata consente di effettuare il cross-linking senza rimuovere l'epitelio corneale
Pubblicato in OculisticaPascotto.it il 13 maggio 2011PARIGI — Il futuro del cross-linking sarà l'applicazione transepiteliale, ma le modificazioni dell'attuale formula della riboflavina non hanno raggiunto il livello appropriato di efficacia.
Le micromolecole di riboflavina, o vitamina B2, non riescono a passare attraverso le strette giunzioni dell'epitelio corneale. Numerosi laboratori stanno tentando di modificare la farmacocinetica della riboflavina per migliorarne la penetrazione ed un prodotto, il Ricrolin TE (Sooft Italia), è già da tempo disponibile in Europa.
Si sta studiando la penetrazione intrecorneale del Ricrolin TE. La ricerca è stata prima effettuata su animali, usando metodi biochimici ed immunoistochimici. Successivamente, sono stati effettuati studi clinici su 20 pazienti, trattando un occhio con Ricrolin convenzionale e l'altro con Ricrolin TE, usando l'analisi fluorofotometrica.
Tutti gli studi confermano che il Ricrolin TE penetra attraverso l'epitelio e si diffonde nello stroma. Ciononostante, la saturazione dello stroma da parte dell'agente fotosensibile (la riboflavina) non è ancora comparabile a quanto si ottiene dalla riboflavina convenzionale dopo la rimozione dell'epitelio.
La questione principale, ora, è sapere se questa quantità di diffusione transepiteliale è sufficiente ad indurre il cross-linking. Non abbiamo ancora una risposta certa.
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