Pronto, parla lo Stafilococco?
Incredibile: soldi, wc pubblici e sostegni del metro sono sì sporchi e pieni di germi, ma mai quanto telefonino, mouse e carrello della spesa
Il telefonino è un covo di batteri: lo svelano due ricerche, inglese e coreana

L’allarme arriva da un’equipe di microbiologi inglesi della Manchester Metropolitan University, che ha contato decine di migliaia di microbi per ogni 6,5 centimetri quadrati di superficie del cellulare. Fra questi, anche lo Stafilococco aureo, responsabile di bolle e vesciche, di polmonite e meningite.
Impensabile? Eppure viene tenuto in tasca o in borsa, riposto ovunque, sulla scrivania dell’ufficio o sul bancone del bar, viene maneggiato di continuo ed è spesso a contatto con il viso. Se a questo si aggiunge che il calore che sprigiona è un fattore ideale per la proliferazione dei batteri, la miscela diventa davvero esplosiva. Niente paura, però. I consigli sono semplicemente quello di lavarsi le mani dopo averlo usato e, soprattutto, quello di pulirlo di frequente con appositi detergenti anti-batterici.
Oltre al cellulare, un altro ricettacolo di germi è il carrello del supermercato. Secondo una ricerca coreana sarebbe addirittura più pieno di microbi che di spesa: ben 1.100 colonie ogni 10 centimetri quadrati. Cosa è stato trovato dai ricercatori? Tenetevi stretti: pidocchi, afidi, saliva, muco, tracce di urina e feci, sangue, virus e batteri. Tra gli agenti più pericolosi l’Escherichia coli, gli stafilococchi, la Salmonella e, in inverno, il virus dell’influenza. La conclusione è inquietante: le impugnature di un carrello sono fino a dieci volte più sporche delle tavolette dei bagni pubblici!
Anche in questo caso, qualche consiglio: tenere indosso i guanti ma solo nel reparto frutta e verdura (altrimenti si crea un microclima troppo umido sulle mani con cui i germi vanno a nozze...), non toccarsi gli occhi e non mettersi le mani in bocca per tutto il tempo in cui si è al super.
Per chiudere, non se la passano bene nemmeno mouse e tastiere dei computer degli internet cafè. Fin qui c’era da immaginarselo. Ma non va meglio ai pc personali... La colpa è delle frequenti pause pranzo trascorse alla propria scrivania che, oltre a rallentare la digestione, rendono la postazione un’immensa colonia di sporcizia tra briciole, capelli, ciglia, pellicine, residui di unghie e tracce di inchiostro.
Per pulire bene la tastiera occorre rivoltala a testa in giù, scuoterla e lavare i singoli tasti. Per eliminare i batteri è necessario utilizzare detergenti a base di tensioattivi. Solo dopo sarà possibile passare un panno impregnato di alcool.
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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