Sclerosi multipla: due diverse strategie di approccio al paziente
Escalation therapy o induction: due diversi trattamenti personalizzati del paziente con sclerosi multipla
Sclerosi multipla, terapia graduale o aggressiva
Il Dottor Vittorio Martinelli, Responsabile Unità di Neurologia e Centro Sclerosi Multipla dell'Ospedale San Raffaele di Milano spiega in questa intervista le due diverse strategie di approccio al paziente con sclerosi multipla per ottenere il controllo dell'attività della malattia fin dall'esordio.
La diversificazione è motivata dal fatto che ogni paziente ha una diversa forma della malattia, più o meno aggressiva, e che è all'inizio che vengono disegnati i rischi futuri per il malato sia in termini di infiammazione sia di degenerazione.
E' così che da un lato troviamo la cosiddetta "escalation therapy", per la quale si parte con il trattamento con farmaci di prima linea con un profilo di beneficio/rischio buono per poi eventualmente passare, in caso di insuccesso, a farmaci più aggressivi, sicuramente più efficaci ma anche più rischiosi.
Dall'altro lato, per quei pazienti che fin dall'inizio mostrano un profilo di aggressività della malattia più evidente, troviamo la cosiddetta "induction", per la quale l'approccio è più intensivo fin da subito. Il trattamento in questo caso è con farmaci di seconda linea, tra i quali il nuovo Fingolimod, sicuramente più efficaci rispetto ai primi ma anche più rischiosi dal punto di vista dei possibili effetti collaterali.
Ce ne parla il Dott. Vittorio Martinelli, Responsabile Unità di Neurologia e Centro Sclerosi Multipla, Ospedale San Raffaele di Milano.
Nel video, l’intervista realizzata dalla Redazione di PharmaStar al Dott. Vittorio Martinelli, Responsabile Unità di Neurologia e Centro Sclerosi Multipla, Ospedale San Raffaele di Milano.
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