SOFROLOGIA E DOLORE ONCOLOGICO
La sofrologia è una disciplina che utilizza tecniche di rilassamento e d'immaginazione come mezzo per raggiungere benessere. L'applicazione in oncologia
La sofrologia nella gestione del dolore oncologico
Attraverso tecniche di rilassamento al malato viene offerta lapossibilità di recuperare il contatto con il proprio corpo segnato
dalla malattia, con la consapevolezza che, nascoste dalle sofferenze
vi sono ancora situazioni piacevoli e positive che possono essere
recuperate e valorizzate.
La sofrologia è una disciplina che utilizza tecniche di rilassamento
e d'immaginazione come mezzo per raggiungere benessere. Negli
anni '60, il neuropsichiatra Prof. Alfonso Caycedo creò il metodo
Caycedo dopo essere stato un paio d’anni in Oriente ed aver
studiato con yogin, monaci zen e lo stesso Dalai Lama, per capire
come loro potessero arrivare e mantenere quello stato di coscienza
sereno, attento e calmo. Integrò quello che aveva imparato sulla
respirazione, sulle posture e sulla meditazione con le sue
conoscenze scientifiche e sviluppò il Metodo Caycedo, un metodo di
facile adattabilità alla vita occidentale.
In modo progressivo e metodico la persona aumenta la percezione e
la conoscenza della propria corporalità, delle proprie emozioni, dei
propri pensieri, delle proprie azioni e dei propri valori.
Essa stessa sviluppa la volontà di migliorare quelle capacità che
vuole potenziare ed impara a gestire le sue percezioni, i suoi
sentimenti e pensieri.
Durante le lezioni il sofrologista insegna queste tecniche che
possono poi essere messe in pratica nella vita di tutti i giorni.
Questa tecnica è stata anche introdotta nei corsi preparto, infatti
molte ostetriche la stanno utilizzando soprattutto in Francia e
Svizzera.
Nella gestione del dolore oncologico e delle emozioni conflittuali
che la malattia genera risulta di recente applicazione nelle Unita’
di Psiconcologia dove i pazienti afferenti dopo una serie di Test e
valutazioni vengono guidati dallo specialista in Sofrologia
I vantaggi del Metodo sono notevoli e si confermano benefici sia in
ambito immunitario che psicologico e migliore gestione dell’ansia
e stress oltre a migliore gestione del dolore oncologico che
costituisce da sempre un’emergenza
Il metodo consente
-normalizzazione del ritmo respiratorio, che diventa sempre più
uniforme e naturale.
-normalizzazione della pressione arteriosa e della circolazione
periferica non solo si normalizza il tono muscolare, ma si può avere
il decondizionamento da situazioni di tensione precedentemente
instauratesi
- Miglioramento dell’efficienza biochimica: vengono favoriti
metabolismo,anabolismo e sintesi
- Riduzione della presenza di ormoni dello stress negativo nel
sangue e incremento di ormoni importanti per il sistema
immunitario
-Aumento della prontezza e dell’efficacia nella risposta delle cellule
bianche del sangue
-Attenuazione della percezione del dolore
- Rallentamento dell’età biologica - si resta più giovani - grazie
alla riduzione del logorio fisico e mentale
- Peristalsi più regolare e svuotamento più completo dello stomaco;
agevolazione della peristalsi del colon
- Migliore risposta dell’organismo allo stress nel combattere la
sindrome metabolica, cioè quell’insieme di disturbi che aumentano
il rischio cardiovascolare: ipertensione, ipercolesterolemia,
insulino-resistenza, obesità addominale
- Attivazione dei meccanismi biologici autoregolatori, che
riportano il nostro organismo al suo equilibrio naturale: non solo
pressione sanguigna,frequenza cardiaca, bilancio elettrolitico,
termoregolazione, ecc., ma anche equilibrio somatopsichico
(omeostasi) nella stabilizzazione del sistema nervoso autonomo
Una prova di questo raggiunto equilibrio è che, mentre in stato di
veglia si avverte spesso il bisogno di cambiare posizione, durante
lo stato di rilassamento si può restare immobili anche per molto
tempo.
Non solo normalizzazioni funzionali, come appena detto, ma anche
ordine ed equilibrio nella sfera mentale, a incominciare da una
maggiore sensibilità nel riconoscimento di situazioni e stimoli
positivi per il nostro psicosoma, ed a una maggiore comprensione
dell’origine psicogena di disturbi e malattie.Esempi: raffreddori,
influenze, ipertensione, herpes, ecc. riconducibili a situazioni di
stress.
Ciò consente di modifcare continuamente in meglio la realtà della
nostra vita mediante il raggiungimento di un notevole livello di
armonia interiore, che porta come conseguenza uno stato di
benessere e una maggiore capacità di programmare lucidamente e
di realizzare autonomamente i nostri progetti,grazie anche a una
riduzione (modulazione) dell’eccessivo spirito di competizione
(dannoso, se vissuto male) favorito dalla pratica del rilassamento.
L’abitudine mentale alla concentrazione e alla consapevolezza dei
nostri “livelli” e del nostro mondo interiore ci evita di subire
passivamente e inconsapevolmente la vita, e ci induce a viverla in
modo più intenso, responsabile,positivo e creativo proprio grazie
alla diminuzione delle tensioni e quindi alla possibilità di
convogliare produttivamente le energie in una attività psichica
meglio diretta, più controllata e programmata in positivo per una
migliore qualità di vita)
Il “paradosso della saggezza” (E. Goldberg, 2006): con l’avanzare
dell’età la mente si rafforza poiché il cervello “maturo” può
sfruttare meglio il riconoscimento di quei modelli che integrano
efficacemente pensiero ed esperienza grazie ai più ricchi contributi
dell’intuizione, dell’emotività e dell’empatia.Le strutture cerebrali
si sviluppano fino a tarda età lavorando sempre più in sinergia:
fattore di grande importanza nel contrastare l’invecchiamento.In
poche parole: il rilassamento allenta le tensioni, rafforza la vitalità
attingendola alla sorgente più ricca e più sana dell’essere, alimenta
le fonti dell’evoluzione personale, elimina atteggiamenti e
comportamenti malsani, attiva l’atteggiamento mentale positivo.
È perciò di fondamentale importanza imparare a rilassarsi bene: e
quindi , consapevolezza ed attenzione al proprio corpo non solo
durante l’esercizio mentale nella frequenza a (stato di
rilassamento), ma anche a livello beta (stato di veglia) nella vita
quotidiana; attenzione ai momenti di tensione e alle parti del corpo
in cui questa tensione si accumula, per scaricarla subito con quegli
“agganci psicologici”che si stabiliscono col rilassamento mediante
opportuni training di addestramento.La stessa cosa si può fare per
eliminare un’emozione fastidiosa, o dannosa.Esempio: una persona
emozionata (agitata) prima di un esame o di un colloquio. Lo stesso
per chi non riesce a concentrarsi nello studio, o nel lavoro, e ha
bisogno di calma e di concentrazione mentale.Si tratta cioè
d’imparare a vivere consapevolmente rilassati nel
fisico,nell’emozionale, nel mentale, in pace e in solidale amicizia
con se stessi.
Studio Medico Cirolla
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it