Un cuore per la vita
Focus su come mantenere il cuore giovane a lungo e, in occasione della “Giornata Mondiale del Cuore”, Cardiologie Aperte in oltre 230 ospedali italiani
Consigli utili per un cuore in salute
19/09/2006 - Domenica 24 settembre, in contemporanea in un centinaio di Paesi nel mondo, verrà celebrata la settima “Giornata Mondiale del Cuore” organizzata dalla World Heart Federation: un’iniziativa che ha lo scopo di aumentare la consapevolezza riguardo la salute del nostro cuore e la prevenzione delle malattie cardiovascolari.In molte città d’Italia medici specialisti e volontari incontreranno i cittadini in dibattiti, convegni e non solo: in oltre 230 ospedali italiani e nelle aule delle Cliniche universitarie, Cardiologie Aperte dalle 10 alle 17 per spiegare come mantenere il cuore giovane a lungo, riducendo il rischio di infarto, e per effettuare un check-up, con la misurazione della pressione arteriosa e l’elettrocardiogramma.
“Quanto è giovane il tuo cuore?”: è questo il tema dell’edizione 2006 della Giornata Mondiale. Ogni anno in Italia 160.000 persone sono colpite da attacco cardiaco, 50.000 sono vittime di morte improvvisa: il 42% dei decessi dipende dalle malattie di cuore e vasi. I pazienti spesso tendono a ignorare il proprio livello di rischio cardiovascolare: fra i 35 e i 70 anni, uno su tre soffre di ipertensione e uno su cinque ha la pressione al limite, ma solo la metà di loro lo sa. Con l’avanzare dell’età i problemi si aggravano.
“Il processo di invecchiamento è fisiologico, ma può essere rallentato – assicurano i medici -: il cuore è un muscolo e come tale, se ben allenato, può mantenersi sano e in forma molto a lungo”. Secondo gli esperti, un’ora di corsa alla settimana riduce del 42% il rischio di malattie cardiovascolari, mezz’ora quotidiana di camminata veloce diminuisce il pericolo del 18%. Ma basta anche andare al lavoro a piedi o salire le scale anziché prendere l’ascensore, il tutto associato a una dieta equilibrata, niente fumo e colesterolo cattivo sotto controllo.
Mantenere un peso corretto è fondamentale per limitare i rischi. A questo proposito, recenti studi scientifici hanno dimostrato che non contano soltanto la bilancia e l’IMC (Indice di Massa Corporea), ma anche la distribuzione dei chili superflui: le persone “a forma di mela” con troppa pancia sono più a rischio di quelle “a forma di pera”, i cui chili superflui si sono accumulati a livello dei fianchi e delle cosce. Questo perché le cellule adipose situate nel ventre attorno agli organi interni influiscono direttamente sul metabolismo e possono avere effetti negativi sul tasso sanguigno dello zucchero e del colesterolo, favorendo le malattie cardiovascolari.
Misuriamoci con il classico metro da sarto! Per gli uomini sarà opportuno un giro vita inferiore a 102 cm e per le donne uno inferiore a 88 cm.
L’IMC viene calcolato dividendo il peso in Kg per l’altezza in metri e ancora per l’altezza in metri. Una persona alta 1 metro e 75, del peso di 78 Kg ha un IMC pari a 78 diviso 1,75 e poi ancora diviso 1,75, e cioè circa 25,5.
Nell’adulto i valori di riferimento dell’IMC sono:
• fino a 20: sottopeso
• tra 20 e 25: normopeso
• tra 25 e 30: sovrappeso
• oltre 30: obesità
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.