L'allergia al lattice
Prevenire, riconoscere e curare l'allergia al lattice: i consigli utili e pratici dell'allergologo

Chi è a rischio di diventare allergico al lattice?
Data l’enorme diffusione dei manufatti di lattice chiunque può sensibilizzarsi. Esistono però alcune categorie a rischio:
- soggetti esposti per motivi professionali (operatori sanitari e lavoratori dell'industria della gomma)
- bambini portatori di spina bifida o malformazioni congenite
- pazienti costretti a lunghe ospedalizzazioni o ripetutamente sottoposti ad interventi chirurgici o esami diagnostici invasivi
Come si manifesta l’allergia al lattice?
I sintomi cutanei sono i più frequenti: sono evocati dal contatto diretto con il lattice e comprendono orticaria da contatto e generalizzata e angioedema. Possono verificarsi anche rinite, congiuntivite e asma bronchiale per inalazione di particelle trasportate per via aerea dalla polvere lubrificante dei guanti. In rari casi possono verificarsi gravi reazioni anafilattiche, spesso associate all’esposizione delle mucose a prodotti di lattice in corso di visite mediche, o a contatto casuale con oggetti di uso comune che rappresentano fonti nascoste di lattice. Il 50– 65% dei pazienti allergici al lattice risultano sensibilizzati anche ad alcuni alimenti vegetali (banana, castagna, kiwi, pomodoro, ecc.).
Come viene diagnosticata l’allergia?
La diagnosi di allergia al lattice può essere formulata sulla base dell’anamnesi e di un accurato esame allergologico (test cutanei, IgE specifiche nel sangue, test di attivazione dei basofili, test di provocazione mediante esposizione al lattice per via sublinguale, cutanea, nasale, ecc.).
Come si prevengono le reazioni in individui con allergia al lattice?
- Percorso “latex-safe”: ambiente ospedaliero privo di manufatti di lattice (guanti, cateteri, siringhe, ecc.)
- Sala operatoria “latex-safe”
- Manufatti “latex-free”: manufatti di materiali alternativi, non contenenti lattice
Come si cura l’allergica al lattice?
L’unico trattamento risolutivo è la desensibilizzazione. Il protocollo più sicuro ed efficace prevede la somministrazione per via sublinguale di estratto di lattice opportunamente diluito (prolungata nel tempo). Dopo questo trattamento molti dei nostri pazienti sono stati sottoposti a interventi o visite mediche senza problemi, o sono tornati a lavorare in ambienti dove viene utilizzato il lattice.