Allergia al veleno di Insetti (Imenotteri)
Cosa fare in caso di punture d'ape? Una guida utile e pratica per intervenire in caso di puntura di api, vespe, calabroni
Il pungiglione dell’ape presenta i margini seghettati e per questo resta infisso e causa la morte dell’insetto dopo la puntura. La famiglia dei Vespidi comprende invece i generi Vespula (le Vespe comunemente intese), Polistes (i Polistini) e Calabroni.Cosa succede dopo una puntura?In tutte le persone punte, poiché il veleno degli imenotteri contiene sostanze irritanti, si verifica una lieve reazione caratterizzata da rossore, gonfiore e dolore locale che regredisce in poco tempo. Nei pazienti allergici le punture possono causare manifestazioni che variano da una reazione locale intensa a una grave reazione sistemica e, in alcuni casi, alla morte.Cosa fare in caso di puntura?
- Reazione lieve locale: ghiaccio o pomata cortisonica
- Reazione sistemica (orticaria, edema, senso di costrizione alla gola): antistaminico e cortisone per bocca e/o im
- Reazione sistemica grave (come sopra più senso di svenimento, palpitazioni, diarrea, difficoltà respiratoria, vomito): adrenalina im, antistaminici im o ev, cortisonici im/ev.
NB: In caso di reazione sistemica recarsi comunque in un pronto soccorso!
Per una diagnosi precisa recatevi presso un centro Allergologico per effettuare:
- Cutireazioni (prick e intradermoreazioni)
- Dosaggio IgE totali (PRIST) e specifiche (RAST) per veleni di imenotteri
Cosa fare se si è allergici (esame allergologico positivo)?
Il paziente deve sempre portare con sé un kit di pronto soccorso (adrenalina, antistaminici, cortisone) per fronteggiare eventuali reazioni (prima di raggiungere il Pronto Soccorso). Si dovrà comunque effettuare la desensibilIzzazione (vaccino), l’unica terapia ad oggi in grado di prevenire le reazioni anafilattiche.
Terapia desensibilizzante specifica (vaccino)
Per l’allergia al veleno di imenotteri il vaccino viene effettuato iniettando sottocute dosi progressivamente crescenti di allergene. La dose di mantenimento è di 100 µg di veleno ( corrispondente all’incirca alla quantità di veleno inoculato da un’ape o da 2 vespe). Da qualche anno si utilizza una metodica detta “ultra-rush”, che permette di raggiungere in 2:30 h la dose di mantenimento.
Il vaccino va proseguito per almeno 5 anni, con cadenza mensile. Oltre il 90% dei pazienti che hanno fatto il vaccino risultano protetti da reazioni sistemiche quando ulteriormente punti.