Arterie ostruite: quei 5 sintomi che possono salvarti la vita

Facebook Twitter Google Pinterest YouTube

Arterie ostruite: quei 5 sintomi che possono salvarti la vita

28-09-2016 - scritto da Paola Perria

L’aterosclerosi è all’origine di eventi cardiaci gravi, ma conoscere i primi sintomi di questa condizione può consentirti di intervenire per tempo.

Un’ostruzione delle arterie può causarti un infarto o un ictus. Ecco come capire che sei a rischio.

Una buona parte degli eventi cardiovascolari più gravi per il tuo organismo si originano da una condizione ben precisa: l’aterosclerosi. Questo termine indica l'indurimento arterioso e l’ostruzione di una o più arterie che progressivamente va a ridurre il lume interno del vaso e pertanto riduce anche l’apporto di sangue verso gli organi serviti da quell’arteria.

Se non ti accorgi in tempo del problema, il vaso può occludersi completamente e portare alla necrosi e alla morte di organi vitali come cuore, cervello e polmoni.

 

ARTERIE OSTRUITE: LE POSSIBILI CAUSE

Perché le arterie si ostruiscono? La causa principale è la formazione di spesse placche lipidiche, tipicamente di colesterolo, che puoi immaginare proprio come delle palline di grasso denso che via via incrostano l’interno del vaso. Guarda il video per capire meglio.

 

 

Non sempre e non solo una dieta ricca di grassi saturi può bastare a giustificare la formazione di placche aterosclerotiche nei tuoi vasi: il 70% del colesterolo totale non deriva dalla dieta, ma lo produce il tuo corpo perché questo grasso è indispensabile a costruire le cellule e la materia cerebrale. E allora quali sono le ragioni per cui il colesterolo diventa un nemico e va a depositarsi all’interno delle arterie, in particolare quelle che portano al cuore? Le ragioni sono tante, sicuramente vi è una componente genetica, e l’età incide, ma altri fattori da considerare sono:

  • Disfunzioni endocrinologiche e ormonali (ad es. patologie tiroidee)
  • Tabagismo
  • Ipertensione
  • Stress
  • Tendenza al sovrappeso e all’obesità, metabolismo lento
  • Vita sedentaria

 

Chiarito questo, come puoi capire se il tuo apparato cardiovascolare è in buona salute, o se sei a rischio di malattie coronariche perché nelle tue arterie si stanno formando placche lipidiche?

 

 

ARTERIE OSTRUITE: COME SI FA LA DIAGNOSI

Una semplice visita cardiologica e un ECG non sono sufficienti per la diagnosi. Ciò che può svelarti un’aterosclerosi incipiente è, piuttosto, l’esame angiografico che permette di controllare lo stato delle tue vene dall’interno. E’ consigliata anche l’ecografia intravascolare (IVUS).

E’ chiaro che si tratta di esami specialistici che possono essere richiesti dal cardiologo solo in presenza di sospetti ben precisi. Ma come ci si arriva? Perché, insomma, se non hai sintomi specifici al cuore, dovresti andare a far controllare lo stato delle tue arterie?

Una delle insidie dell’aterosclerosi è che è quasi asintomatica. Il quasi, però, è di vitale importanza.

Perché in realtà piccoli segnali che qualcosa, nelle tue arterie e nell’afflusso di sangue al cuore, non funziona a dovere, ci sono.

 

 

CAROTIDE OSTRUITA: SINTOMI CHE SI POSSONO MANIFESTARE

Tra le arterie che possono essere interessate dall’aterosclerosi figurano anche le carotidi, ovvero due vasi sanguigni che si trovano ai lati del collo. Ogni carotide si divide in un ramo esterno e uno interno. Se le carotidi interne trasportano sangue ricco di ossigeno dal cuore al cervello, quelle esterne invece, hanno la funzione di trasportare il sangue (sempre ricco di ossigeno) al collo, alla faccia, al cuoio capelluto, alla faringe, alla laringe e all’esofago.

La carotide ostruita porta allo sviluppo della stenosi carotidea, una malattia che in una prima fase (lenta) non dà sintomi evidenti. Un attacco ischemico o un ictus sono indizi di carotide ostruita, ma possono essere già gravi, ovvero l’ostruzione può essere tale da non permettere al sangue di arrivare al cervello.

Nel momento in cui la carotide si ostruisce, si possono manifestare sintomi evidenti tipici di un ictus o di un attacco ischemico transitorio tra cui:

  • difficoltà nella comunicazione;
  • senso di intorpidimento al volto;
  • difficoltà o incapacità nel muovere gli arti;
  • perdita di equilibrio.

Se si verificano questi o altri sintomi ad essi correlati, è importare intervenire tempestivamente chiedendo il supporto medico.

Per verificare l’entità della stenosi carotidea è possibile effettuare un primo esame diagnostico e molto accurato (su consiglio medico) quale l’ecocolordoppler delle carotidi.

 

ARTERIE OSTRUITE: GUAI A SOTTOVALUTARE QUESTI 5 SINTOMI

Ecco i 5 sintomi, spesso lievi, intermittenti, ma comunque presenti, da tenere in debita considerazione, specialmente se si accentuano nel tempo:

  • Dolore o fastidio alla schiena, nella zona delle scapole. Un dolore non acuto ma ricorrente
  • Dolore o fastidio al braccio, ad entrambe le braccia, al petto. Anche in questo caso il disturbo potrebbe essere di lieve entità
  • Fiato corto, soprattutto dopo uno sforzo (ad esempio dopo aver fatto le scale)
  • Piedi che si gonfiano facilmente, non solo in estate a causa del caldo
  • Senso di lieve nausea, fastidio alla bocca dello stomaco e fitte addominali

 

Questa sintomatologia non si presenta tutta insieme, è più facile che compaia anche uno solo di questi segnali, ad esempio un dolore sordo alla spalla che si manifesta per mesi in modo ricorrente e che non dipende da contratture o problemi articolari.

Se dunque appartieni ad una delle categorie a rischio (ad es. sei diabetico, fumi molto, soffri di ipertensione ecc.), se hai una certa predisposizione familiare alle coronaropatie, anche in presenza di sintomi minimi e aspecifici come quelli che hai appena visto, è meglio che ti rechi dal medico e glie ne parli.

 

Prevenire un infarto o un ictus scoprendo per tempo la formazione di placche lipidiche nelle tue arterie può salvarti la vita, non dimenticarlo.  

 

Leggi anche:

10 consigli dietetici per un cuore in salute

Le malattie cardiache nelle donne

Colesterolo, trigliceridi, glicemia e pressione: i valori ottimali

 

Foto | via Pinterest 

Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

ForumSalute
ForumSalute su Facebook
ForumSalute su Twitter
ForumSalute su Google+

 

ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



Articoli che potrebbero interessarti

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

28/09/2021. Il cuore rappresenta l’organo centrale del nostro apparato circolatorio. È posizionato all’interno della gabbia toracica, a sinistra, e assolve alla fondamentale funzione di inviare e ricevere il sangue tramite i vasi...

Forumsalute.it © UpValue srl Tutti i diritti riservati.
C.F., P. IVA e Iscr. Reg. Imprese Milano n. 04587830961   |  Privacy   |  Cookie   |  Chi Siamo