Buon compleanno vitamina C
Isolata 75 anni fa, ogni anno nuovi studi confermano le grandi potenzialità terapeutiche della vitamina C, persino nella protezione da alcuni tumori
I benefici della vitamina C per la salute
19/02/2007 - Ha 75 anni e non smette di stupire. Ogni anno centinaia di studi e articoli scientifici ne rivelano nuovi effetti benefici, che ormai spaziano dalla classica prevenzione del raffreddore alla terapia delle malattie cardiovascolari alle proprietà contro l’anemia e il diabete. Stiamo parlando della vitamina C.Il primo successo di questa piccola molecola fu contro lo scorbuto (da cui il nome scientifico di acido ascorbico), una malattia che colpiva soprattutto i marinai che, durante i lunghi periodi sulle navi, non potevano alimentarsi con cibi freschi e soprattutto non mangiavano sufficienti quantità di frutta e verdura. Nel 1921 il composto antiscorbutico venne denominato vitamina C e nel 1932 venne isolato e cristallizzato da Joseph Svirbely e da Albert Szent-Gyorgyi. Nel 1934 Walter Norman Haworth e Tadeus Reichstein riuscirono a sintetizzare la molecola in laboratorio. Per questo risultato, nel 1937 Haworth vinse il premio Nobel per la chimica.
Della vitamina C conosciamo tante cose: le caratteristiche chimiche, il modo in cui viene assorbita e le malattie che può contribuire a curare. Sappiamo che aiuta a prevenire alcune allergie, che aumenta le difese immunitarie aiutando l’organismo a difendersi dagli attacchi virali, che rafforza ossa e denti e che aiuta la cicatrizzazione delle ferite; conosciamo il suo effetto protettivo sulla mucosa gastrica e l’azione di contrasto nei confronti dei radicali liberi che sono rilasciati, ad esempio, quando si fumano le sigarette. Non basta: questa preziosa sostanza favorisce l’assorbimento di calcio (minerale la cui carenza è causa dell’osteoporosi) e di ferro, indispensabile al nostro organismo ma che viene perduto durante il ciclo mestruale. Nelle donne, poi, la vitamina C è indicata in caso di cistiti ricorrenti (per prevenire le infezioni al tratto urinario) e per diminuire il rischio che, in gravidanza, si sviluppi una forma transitoria di diabete (2-5% dei casi). Pensate a tutto questo e sappiate che sulle potenzialità che può avere dal punto di vista terapeutico c’è ancora molto da fare!
La dose consigliata di vitamina C oscilla tra i 45 e i 60 microgrammi al giorno, ma ci sono studiosi che consigliano di arrivare fino a 9 grammi! La cosa certa è che basterebbero un paio di arance al giorno o, meglio, un paio di kiwi, per assumere la quantità sufficiente a prevenire l’insorgenza di molte malattie croniche; quasi tutte, secondo Linus Pauling, premio Nobel per la Chimica nel 1954. Forse non sarà proprio così, certo è che la vitamina C ha dimostrato di avere effetti positivi nei malati di AIDS, di difendere dagli effetti dell’inquinamento e gli studi più recenti hanno dato risultati promettenti persino per quanto riguarda la protezione da alcuni tumori, in particolare quelli derivati dal fumo.
La vitamina C è contenuta in agrumi, fragole, kiwi, peperoni, cavoli, cavolfiori, pomodori e anche in verdure verdi a foglia come la lattuga o il radicchio. Il problema, però, è che l’acido ascorbico è sensibile all’ossigeno, alla luce e al calore. Cucinare i pomodori, ad esempio, fa diminuire considerevolmente (25-60%) la quantità di vitamine che possiamo assorbire; l’inscatolamento provoca perdite che oscillano dal 50 all’80% nei vegetali (fino al 65% nella frutta) e dal 6 al 30% nei succhi di frutta. Infine, le arance o i kiwi andrebbero mangiati a digiuno, perchè in questo momento l’assorbimento è più facile.
Nel caso l’apporto di vitamina C garantito da una dieta corretta non fosse sufficiente, possono venire in soccorso al nostro organismo i molti integratori esistenti in commercio. Molti continuano a mettere in discussione il loro valore nell’alimentazione e nella salute dell’uomo. Noi vi vogliamo semplicemente ricordare alcune raccomandazioni: affidarsi ai prodotti giusti, non superare le dosi consigliate, seguire sempre il consiglio del proprio medico.
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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.