Dispepsia, la cattiva digestione
Cosa fare in caso di digestione difficile
Cattiva digestione: la dispepsia

Lo stomaco ha tre principali funzioni: la secrezione delle sostanze chimiche per la digestione; la barriera protettiva del muco gastrico, la motilità.
Per digerire gli alimenti lo stomaco secerne, attraverso le sue ghiandole, principalmente l’acido cloridrico, la pepsina e il cosiddetto fattore intrinseco per l’assorbimento della vitamina B12, importante per la composizione del sangue. Il muco gastrico ha una funzione protettiva soprattutto nei confronti dell’acido cloridrico che potrebbe ledere la parete. La funzione motoria dello stomaco è di accogliere gli alimenti, di triturarli, mescolarli e infine svuotarli in modo graduale nel duodeno favorendo l’apertura della valvola pilorica. Man mano che gli alimenti si avvicinano al piloro (regione dell’antro), i movimenti a modo di onde peristaltiche aumentano di frequenza e d’intensità fino all’apertura dello sfintere.
La cattiva digestione nello stomaco o dispepsia
Se una delle tre funzioni viene compromessa per qualsiasi causa, si ha genericamente la dispepsia, cioè la lenta o cattiva digestione gastrica. Non sempre si può parlare di gastrite, che si può associre ma che più direttamente è un’infiammazione della parete fino all’ulcera peptica. Sempre si ha il senso della distensione gastrica (il gonfiore della parte superiore dell’addome), il peso sullo stomaco, il bruciore, la nausea, l’eruttazione senza sollievo, la bocca amara fino al rigurgito acido specie in posizione distesa.
La terapia omeopatica vede successi somministrando, oltre il rimedio costituzionale, Nux Vomica per la protezione e la stimolazione delle secrezioni gastriche associando Antimonium crudum per lo svuotamento pilorico. Lycopodium o Chelidonium si aggiungono quasi sempre per una migliore funzionalità della cistifellea oppure Lycopodium. Il Gusto acido e la bocca amara si trattaano con Calcarea Carbonica mentre le persistenti eruttazioni si affrontano con Argentum nitricum.
La fitoterapia è assai ricca di suggerimenti. Ficus carica si associa favorevolmente con Ribes nigrum e Crataegus e Aurum Potabile. Molto interessante come antiacido è l’associazione di un litoterapico, la polvere di Dolomite (un carbonato di calcio e magnesio in gradi di abbassare l’acidità dell’ambiente gastrico) con l’Agar Agar, un emolliente antinfiammatorio proveniente da sostanze mucillaginose di vari tipi di alghe e con la Liquirizia radice, potente antinfiammatorio e decongestionante. Altra ottima associazione con Fumaria, Tartaro di botte (tartaro spagyrico liquido) e Carciofo.
Una sintomatologia strettamente legata la fegato e alle vie biliari prevede il Cardo Mariano mescolato al Chelidonio, al Colesterinum, al Colocinthis (nelle coliche) e al Lycopodium.
La floriterapia è richiesta perché la componente neurologica nelle turbe della digestione è quasi sempre presente.