L’allergia respiratoria: come riconoscerla e come guarire
Riconoscere, prevenire e curare le allergie respiratorie: cause e rimedi
Cos’è l’allergia respiratoria
Si tratta di un’infiammazione che coinvolge la mucosa oculare e delle vie aeree superiori ed inferiori causata da un’ipersensibilità specifica nei confronti di sostanze esterne o allergeni (acaro della polvere, pollini, muffe, derivati epidermici di animali, lattice, ecc).
Come avviene
Nel soggetto allergico si verifica la produzione di anticorpi specifici (IgE) diretti nei confronti di uno o più allergeni; questi ultimi, quando vengono in contatto con le mucose dell’apparato respiratorio (dove si trovano gli anticorpi IgE), innescano una risposta immunitaria con liberazione dei mediatori dell’allergia (istamina, leucotrieni, prostaglandine, ecc).
Quando si manifesta
A seconda che il paziente sia allergico ad allergeni presenti nell’ambiente perennemente (muffe, polvere, lattice, pelo di animali) o solo in alcuni periodi dell’anno (pollini di piante erbacee e arboree) i sintomi potranno durare per tutto l’anno o concentrarsi solo in alcuni mesi.
Come si manifesta
I sintomi possono variare d’intensità da un quadro di rino-faringo-congiuntivite (arrossamento e prurito oculare con lacrimazione, ostruzione e prurito nasale, naso “che cola”, starnuti) fino ad aggravarsi con la comparsa di tosse secca e stizzosa o addirittura asma bronchiale; più raramente si può avere prurito cutaneo o febbre.
Da notare che l’evoluzione della rinite in asma bronchiale avviene in oltre il 60% dei casi.
Come si diagnostica
Per scoprire se si è allergici, in presenza di una sintomatologia probante, è necessario sottoporsi presso un Centro Allergologico ad un esame allergologico tramite l’esecuzione di test cutanei (prick test), prelievo venoso (per la ricerca delle IgE specifiche, o RAST, e delle IgE totali, o PRIST) e, qualora necessari, test di provocazione nasale, congiuntivale e bronchiale specifici.
Come si cura
Il primo passo nella cura delle allergie respiratorie è la prevenzione.
E’ necessario evitare quanto più possibile l’esposizione alle sostanze responsabili. Alle misure profilattiche si associa l’utilizzo di farmaci sintomatici (antistaminici orali, nasali e oculari, cromoni, antileucotrienici, cortisonici nasali, bronchiali, orali, simpatico-mimetici, mimetici ) che devono essere prescritti dal medico evitando i sistemi di cura “fai da te” che oltre a non tenere sotto controllo il disturbo possono addirittura essere nocivi.
Il presidio risolutivo è però la terapia iposensibilizzante specifica (vaccino) che aumentando la soglia di tolleranza nei confronti del/degli allergene/i comporta la riduzione o la scomparsa dei sintomi e di conseguenza del consumo di farmaci antiallergici.
Il vaccino è disponibile anche in formulazioni somministrabili domiciliarmente per via sublinguale, oltre che nella tradizionale modalità per via sottocutanea e può essere prescritto anche ai bambini data la sua ottima tolleranza.