Le allergie aumentano, diminuiscono i vaccini
Due dati contrastanti che fanno riflettere: le allergie aumentano, diminuisce il numero di pazienti che sceglie l’immunoterapia
Secondo recenti stime entro il 2025 la metà della popolazione mondiale sarà affetta da allergie
Ad oggi, in Italia, il 20% della popolazione soffre di una o più allergie, con una particolare concentrazione nella fascia di età più giovane. A questa percentuale si aggiunge il 6% degli italiani che soffre di asma. E il dato è destinato a salire. A fronte del crescente numero di allergici, però, stupisce il dato relativo alle terapie più frequentemente adottate e in particolare stupisce che si sia ridotto, negli ultimi tempi, il ricorso all’unico strumento ad oggi disponibile per la cura dell’allergia e non solo dei suoi sintomi: l’immunoterapia (anche detta vaccino antiallergico).Recentemente il vicepresidente dell'Associazione Allergologi Immunologi Territoriali ed Ospedalieri (Aaito) Antonino Musarra ha infatti diffuso i dati in possesso dell'associazione secondo i quali l’impiego dell’immunoterapia specifica negli ultimi quattro anni ha fatto registrare una diminuzione del 10-15%.
Le cause di questo scarso ricorso al vaccino antiallergico sono da ricercarsi in diversi fattori: mancanza di informazioni sulla possibilità di sottoporsi a questa terapia, tendenza a considerare le allergie come patologie trascurabili (senza sapere che, invece, le malattie allergiche possono avere un forte impatto sulla qualità della vita e che possono dare il via ad una “marcia allergica” che porta allo sviluppo di patologie ben più gravi, come l’asma), grandi differenze da regione a regione sul tema dei rimborsi ottenibili per questa terapia. A proposito di costi, è bene sapere che sul lungo periodo i costi sostenuti per l’immunoterapia risultano inferiori rispetto ai costi sostenuti nel tempo per l’acquisto di medicinali e per eventuali ricoveri ospedalieri, nei casi più gravi di allergia.
Le informazioni sull’immunoterapia e sui suoi vantaggi sono ancora tutte da diffondere e, vista la tendenza a diffondersi di queste patologie, si tratta di informazioni importanti.
Foto: Wikimedia Commons
A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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