Le cellule staminali in ricostruzione plastica
Dopo il successo in Giappone, l'alternativa per la ricostruzione plastica al silicone arriva anche in Europa
Possono le cellule staminali quindi contribuire alla sostituzione del silicone nella ricostruzione plastica?
A seguito dei risultati positivi dei trial di recente riscontro
e' il trapianto di cellule staminali a far crescere il seno in
modo naturale anche in pazienti che hanno avuto il
cancro e subito l' asportazione della tumorectomia o della
mammella. Dopo il successo in Giappone, dove è stata
introdotta sei anni fa, l' alternativa al silicone arriva anche
in Europa, con due studi sperimentali, uno a Glasgow
l' altro a Londra, che potrebbero presto portare
all'approvazione della terapia. Si tratta di una tecnica che è
semplice e potrebbe dare risultati più soddisfacenti rispetto
alle procedure tuttora utilizzate. Come prima opzione si
eviterebbero tutti i problemi collaterali della protesi(fibrosi
rottura siliconoma), come la necessità di una sostituzione
dopo alcuni anni e il rischio di una perdita . In secondo
luogo, le cellule staminali non sono un corpo estraneo alla
paziente e il tessuto che si aggiunge è del tutto naturale.
Le staminali vengono estratte dalla zona addominale e/o
dalle cosce della paziente, divise dalle cellule del grasso,
in addizionale a cellule adipose più idonee ed iniettate
nella mammella. Nello spazio da ricostruire dopo l'
asportazione del tumore o in quello da aumentare in caso
di intervento additivo estetico. I risultati cominciano a
vedersi dopo alcuni mesi (sei secondo l' esperienza
giapponese) e al momento sono limitati a cambiamenti
minimi,anche se non è da escludere che con il tempo si
arrivi a traguardi più ampi e visibili. Ma prima di offrire la
terapia per ragioni estetiche servirà uno studio che
coinvolga in trial. In futuro è possibile che per le malate di
cancro sia il Servizio Sanitario a far fronte alla spesa, in
quanto la ricostruzione è una parte molto importante della
cura, che ha un profondo impatto psicologico sulla
paziente. Il costo dell' intervento sarà invece a carico della
paziente che vorrà sottoporsi alla tecnica per motivi
estetici. Non ci sono complicazioni mediche, le pazienti
sembrano aver accusato un trauma minore rispetto alla
protesi e la qualità del tessuto creato dalle staminali è
ottima. Il problema è che si e' avuto modo di studiare solo
risultati a breve termine, mentre è essenziale vedere che
cosa accadrà nell' arco di periodi più lunghi. Mentre chi ha
avuto il cancro segue gli appuntamenti e rispetta i controlli
in follow-up, la situazione è diversa per le donne che hanno
scelto un intervento solo per questioni estetiche che
dovranno essere studiate per validare il trial
Per informazioni www.studiomedicocirolla.it
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
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