L'inquinamento atmosferico pericolo invisibile per la nostra salute
L'inquinamento atmosferico è molto più diffuso e meno visibile. Riguarda emissioni di sostanze gassose (fumi industriali, gas di scarico delle automobili, radon, ozono), fumi di sigarette e da inceneritori di rifiuti (diossine e furani), polveri sottili e scorie, pollini ed acari.
Quale aria respiriamo? Circa un italiano su cinque accusa una strana tosse, erroneamente considerata "nervosa", definita "tosse da inquinamento", quando viene colto dai fumi del traffico o di sigaretta. Le persone esposte al fumo passivo rischiano di sviluppare il diabete in proporzione doppia rispetto agli altri in quanto favorirebbe l'insorgenza dell'intolleranza al glucosio: alcune tossine danneggerebbero infatti il pancreas (l'organo produttore di insulina) e tali tossine sarebbero concentrate nel fumo passivo.
Crisi respiratorie, starnuti e lacrimazioni di tipo allergico sono scatenate dai pollini presenti in ogni stagione dell'anno.
Nelle città il maggior tasso di inquinamento atmosferico proviene dai gas di scarico dei veicoli, che danneggiano l'attività respiratoria, come pure le polveri sottili, cancerogene, liberate soprattutto da motori diesel e che si insediano in bronchi e polmoni.
Anche gli inceneritori di rifiuti, se non rigorosamente controllati, possono liberare inquinanti pericolosi come diossine e furani che intaccano il sistema immunitario, riproduttivo e neurologico. In particolare sopra i 25 gradi e in assenza di ventilazione si liberano nell'aria elevate concentrazioni di ozono89 che irritano le vie respiratorie fino a procurare edema polmonare.
Un tipo particolare di inquinamento atmosferico fa riferimento sia all'elettrosmog (in particolare antenne e telefonini) sia all'elettromagnetismo del sottosuolo, che si ripercuote entro le mura domestiche. Le perturbazioni energetiche (onde, radiazioni, ecc.) possono causare una diminuzione degli scambi tra il nucleo e la membrana cellulare, riducendo poco a poco la differenza di potenziale elettrico della cellula, causando così un malfunzionamento che può generare disfunzioni e malattie. Spesso infatti un luogo, reso insalubre dalla presenza di antenne per la telefonia mobile, di impianto elettrico e di cellulari, unitamente all'eventuale inquinamento da flussi di energia o campi di forza incompatibili con la fisiologia umana, come radiazioni del sottosuolo (corsi d'acqua sotterranei, faglie, cavità) ha effetti biologici negativi sulla vita della persona, ne perturbano l'energia e l'equilibrio individuale, provocando intolleranze e danni alla salute psicofisica e indebolendola nella sua totalità o funzioni di essa, anche solo in determinati periodi.
Tra gli influssi nocivi più comunemente si notano malesseri di pertinenza neuropsicologica come sonno inquieto con frequenti risvegli e incubi, sonno non soddisfacente con sensazione di stanchezza o bassa energia mattutina, risveglio difficile e lungo, insonnia perniciosa, mancanza di concentrazione, stanchezza cronica, ricorrente mal di testa e di schiena, disturbi della colonna vertebrale, depressione atipica, inquietudine non spiegabile, sterilità , tachicardia ed ipertensione essenziale, manifestazioni patologiche, senza accertate cause organiche, da sistema immunitario debilitato, emicranie resistenti alle terapie ufficiali frequentemente associate a irritabilità , brividi ed invecchiamento della pelle.
Ciò avviene, con amplia variabilità individuale, in base alla sensibilità personale (più esposti sono i bambini e le donne), al livello di soglia di vulnerabilità allo stress e alla somma dei campi elettromagnetici negativi presenti nell'ambiente circostante.
Ben più noti, invece, sono quegli effetti nocivi da evidente danno cellulare per inquinamento elettromagnetico, anche se più distanti nel tempo dalla causa scatenante: leucemie e varie forme tumorali dei tessuti, soprattutto su persone predisposte da sistema immunitario debilitato e dal perdurare di una risonanza emotiva dalla visione di ciò che "non doveva" esserci, caratterizzata da manifestazioni depressive e di rabbia frequenti e durature.
Oltre all'inquinamento atmosferico (esterno) si ricorda anche l'inquinamento tra le mura di casa o d'ufficio (inquinamento indoor), causa della sick building sindrome (sindrome da ambiente malsano). Varie sono le fonti. Polveri sottili provenienti da tappeti, moquette, scaffali di libri e pavimenti non ben puliti, se surriscaldate, possono scatenare attacchi d'asma.
Anche gli acari e le microscopiche spore (allergeni da inalazione) liberate da muffe, se presenti, possono scatenare reazioni allergiche che si possono manifestare con irritazioni alle vie aeree superiori o problemi di pelle.
Inoltre il radon, gas naturale radioattivo proveniente dal suolo, si propaga all'interno degli edifici con elevate concentrazioni negli appartamenti ai piani più bassi. E' questa la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo. Se la concentrazione di radon presente in un edificio è superiore a 400 bq/m2 allora è necessario iniziare a prendere minime precauzioni, come l'areazione sistematica e frequente dei locali dove si soggiorna.
Paolo Zucconi, psicoterapeuta a Udine
liberamente tratto da: PaoloВ Zucconi, Il Manuale pratico del benessere, Edizioni Ipertesto