Mammografia o ecografia, cosa è meglio?
Per tenere sotto controllo il seno è meglio fare l’ecografia o la mammografia? Dipende dall'età anagrafica
Mammografia o ecografia, il test giusto si sceglie in base all'età
Un bell’arcano: per tenere sotto controllo il seno è meglio fare l’ecografia o la mammografia? La risposta è semplice: dipende dall’età. In generale possiamo dire che la mammografia, dopo i 50 anni (età in cui aumenta il rischio di cancro al seno) è l’indagine diagnostica d’elezione per individuare qualunque anomalia del seno, sia essa un tumore di piccolissime dimensioni che una cisti, un fibroadenoma, una calcificazione o altro.
E’ per questo motivo che tale test viene usato negli screening oncologici messi a disposizione dal Sistema Sanitario Nazionale, con totale esenzione del ticket nelle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni (ogni due anni). La mammografia si avvale di raggi x e fotografa completamente i due seni, uno per volta, schiacciandoli tra due piastre: nulla di doloroso o traumatico, ma adeguatamente efficace visto che è in grado di individuare anche piccolissime formazioni neoplastiche nel 90% dei casi.
Nell'eventualità di un risultato dubbio ci si può avvalere di un riscontro, mirato alla lesione individuata, con una ecografia. Questo test si effettua con maggiore rilevanza nelle giovani donne (che hanno noduli dubbi o si tengono sotto controllo per familiarità con carcinoma mammario): questo perché fino ai 40 anni i tessuti del seno sono più densi e quindi meno scandagliabili con una radiografia, gli ultrasuoni “vedono” meglio. Perché allora a volte si passa anche dall’ecografia alla mammografia? Sempre per una conferma: l’esame mammografico permette una visione d’insieme ed è in grado di individuare anomalie molto piccole. Insomma i due test non vanno messi in contrapposizione, ma considerati l’uno l’approfondimento dell’altro.
Di recente, sempre in prevalenza per le giovani con rischio di cancro al seno non è insolito essere avviate a sottoporsi ad una risonanza magnetica, in abbinamento alla mammografia. Le onde radio, hanno ulteriori caratteristiche e possono individuare o chiarire particolari rilevanti dal punto di vista clinico. In generale, c’è comunque sempre e solo una cosa da fare: volersi bene e senza troppe ansie praticare con regolarità l’autopalpazione e sottoporsi agli screening. L’indagine diagnostica necessaria la indicherà il medico in base al caso specifico. A proposito, chi di voi non ha mai fatto una mammografia e neppure un’ecografia al seno? Non aspettate di trovare un nodulo, soprattutto dopo i 40 anni!
Foto: Tipstimes per flickr