Primavera: e lo stomaco va in tilt
La spiacevole sensazione di un macigno sullo stomaco e’ il sintomo piu’ comune della cattiva digestione. Ecco come combatterla
La cattiva digestione colpisce in qualsiasi periodo dell’anno, ma puo’ rovinare soprattutto l’arrivo dei mesi caldi
Lo stomaco è il punto debole di molti di noi. Ma è soprattutto a primavera che ci dà problemi! Arrivano i primi caldi e, puntuali, partono fitte, senso di pesantezza, dolore e facciamo fatica a digerire? Succede perché le variazioni di clima, alimentazione e stile di vita possono condizionare sia il lavoro del fegato, rendendo più laboriose le funzioni digestive, sia il sistema nervoso, a sua volta coinvolto nello scatenare i disturbi caratterizzati da una componente psicosomatica.
Quando si tratta di sintomi lievi, che non necessitano di un trattamento farmacologico d’urto, per alleviare il senso di pesantezza, il gonfiore e la tensione addominale si può scegliere di puntare su prodotti soft, capaci di riequilibrare le normali funzioni digestive e favorire il benessere gastrointestinale in maniera dolce e naturale. I principi attivi più efficaci per trattare la gran parte dei disturbi digestivi che non riveste carattere di gravità sono olio essenziale di menta piperita e carvi, finocchio, liquirizia e psillo, che vengono impiegati con successo per favorire il processo digestivo, contrastare meteorismo, gonfiore e pesantezza e tenere sotto controllo la sintomatologia ricorrente.
Ci sono poi l’amido di riso fermentato e la papaya, che facilitano la digestione degli alimenti e l’assorbimento dei nutrienti, riducendo i problemi che derivano da una digestione lenta e/o incompleta. Il consiglio di assumere questi principi attivi vegetali è valido per tutti, non solo per chi si trova ad affrontare il problema della dispepsia durante i cambi di stagione, ma anche per chi ci deve convivere più volte durante l’anno. E’ il caso, ad esempio, di chi soffre di dispepsia funzionale, quella non legata cioè a malattie vere e proprie, ma a cause che vanno dalla scarsa motilità gastrica alle infezioni da Helicobacter pylori, dall’ipersecrezione di succhi gastrici ai disordini alimentari e allo stress.
La dispepsia funzionale rappresenta oltre il 60% delle forme dispeptiche: perché rassegnarsi al mal di stomaco quando i rimedi ci sono e sono per di più efficaci? Ovviamente, nel caso di forme gravi di dispepsia (ulcera, reflusso gastroesofageo, patologie delle vie biliari, pancreatite cronica o, peggio, cancro allo stomaco), è bene consultare il medico e non liquidare questi sintomi semplicemente come “cattiva digestione”. Per combattere la dispepsia, infine, è opportuno seguire una dieta leggera, evitando gli eccessi e i cibi troppo speziati o grassi, ridurre il consumo di cioccolato e alcool, masticare bene, mangiare lentamente, evitare pasti abbondanti soprattutto la sera, non bere troppi liquidi durante i pasti, che diluiscono i succhi gastrici e, possibilmente, fare una breve camminata dopo mangiato. Da eliminare tassativamente sedentarietà e sovrappeso.
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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.