Reflusso gastroesofageo: curarlo con la fisioterapia e non solo
Come liberarsi dei fastidi derivanti dal reflusso gastroesofageo? Con tecniche fisioterapiche specifiche come il metodo Trabucco..
Metodo Trabucco e consigli utili per tenere alla larga il reflusso gastroesofageo.
Dato che i sintomi da reflusso gastroesofageo sono legati al passaggio di acido dallo stomaco verso l'alto, la prima cosa che andrebbe proposta a chi soffre di questo disturbo sono ovviamente cambiamenti nello stile di vita e nel regime alimentare. Così come consiglierebbero l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e le maggiori Società scientifiche Italiane.
Ma a volte la sola alimentazione corretta o la riduzione dello stress possono non bastare, perché una delle cause, spesso ignorate ma di grande rilievo, risiede soprattutto in un collo e torace rigido e, di conseguenza, anche in un diaframma rigido e contratto e in una postura alterata: sono le cosiddette cause meccaniche del reflusso gastroesofageo, che vanno ad incidere fortemente sulla meccanica gastroesofagea, alterando quindi il meccanismo della digestione con conseguente risalita dei succhi gastrici.
Ecco dunque che l'obiettivo diventa avere una meccanica digestiva efficiente, così da rendere i pasti più digeribili e produrre meno acido e per il minor tempo possibile. Perchè già col gastroprotettore digerisci peggio, visto che riduce la capacità dello stomaco di fare il suo lavoro...
COME AGIRE SULLE CAUSE MECCANICHE DEL REFLUSSO GASTROESOFAGEO
Come ottenere una corretta meccanica gastroesofagea, che permetta una migliore digestione, nei tempi stabiliti? Spesso il trattamento d'elezione è rappresentato dall'utilizzo di tecniche fisioterapiche specifiche per riequilibrare il sistema fasciale, che ricopre e coordina quello muscolare, e quindi il sistema muscolare sottostante. Grazie a questi trattamenti fisici, non farmacologici, si va a liberare il cardias o sfintere esofageo inferiore (la cosiddetta bocca dello stomaco) da tensioni anomale e a rinforzarne il tono, così che possa esercitare meglio la sua azione di “valvola anti-reflusso". Si vanno inoltre ad allungare tutti i muscoli del torace e del collo, implicati anch'essi nella cattiva digestione, nell'alterazione della postura e spesso nell'insorgenza di ernia iatale, e si va a lavorare anche sulla colonna cervicale per il passaggio di nervi importanti per il processo digestivo.
Grazie a queste tecniche fisioterapiche è possibile ottenere una miglior "tenuta" del cardias, una digestione più efficace nonché la risoluzione o la prevenzione dell’ernia iatale e della tachicardia da reflusso. Per limitare i sintomi è inoltre opportuno evitare quei comportamenti, anche alimentari, che causano l'apertura del cardias, quando invece dovrebbe rimanere chiuso.
REFLUSSO GASTROESOFAGEO: I CONSIGLI UTILI
Ti proponiamo 14 consigli per una miglior digestione e per tenere alla larga il reflusso. Questi suggerimenti sono da mettere in pratica soprattutto la sera: la cena è infatti il pasto piu pericoloso per chi soffre di reflusso, perchè gli organi digestivi la sera funzionano meno e perchè, quando ti distendi, lo stomaco e l'esofago sono allo stesso livello:
1. Punta al riequlibrio del sistema fasciale e muscolare secondo le tecniche fisioterapiche del Metodo Trabucco e prosegui con gli esercizi a casa per mantenere i risultati ottenuti.
2. Perdi peso: non è una casualità che gran parte degli obesi soffra di reflusso...
3. Evita abiti stretti o cinture strette.
4. Evita o riduci il fumo e quei farmaci che riducono il tono muscolare dello sfintere esofageo inferiore: FANS e anti-infiammatori, calcio-antagonisti, anticolinergici, dopamina.
5. Non praticare quelle attività fisiche che aumentano la pressione all'interno della pancia come panca e addominali e, in ogni caso, fai attività fisica a stomaco vuoto.
6. Fai pasti piccoli e frequenti, riducendo le porzioni, e semplifica il pasto.
7. No alle fritture: preferisci le cotture alla griglia (senza bruciature!) o in padella o al vapore.
8. Evita la lattuga e le insalatone la sera: i succhi gastrici hanno infatti grande difficoltà a digerire la cellulosa.
9. Non mangiare la frutta a stomaco pieno, cioè al termine dei pasti.
10. Mastica lentamente e goditi ciò che mangi, riscoprendo i sapori.
11. Non parlare mentre mangi, spegni la TV, staccati dal cellulare ed evita discussioni e litigate o di rimuginare su pensieri negativi.
12. Non andare a dormire in piena digestione. Piuttosto, cerca di anticipare l'orario della cena.
13. Dormi con un cuscino in più o eleva la testiera del letto di almeno 30 cm.
14. Dormi sul fianco sinistro.REFLUSSO GASTROESOFAGEO: LIMITA QUESTI CIBI
Tra i cibi sconsigliati per chi soffre di reflusso gastroesofageo, il cui consumo andrebbe dunque fortemente limitato, ricordiamo:
- Quelli ad alto contenuto di grassi: fritture, maionese, insaccati, burro, margarina, strutto, ecc.
- Le carni grasse: salsiccia, carne macinata, pollo con la pelle, maiale, ecc.
- Gli agrumi: limone, arancia, pompelmo, ecc. (ma anche i succhi da essi derivati)
- Latte e derivati (anche formaggi)
- Cioccolato (sopratutto quello al latte o con burro di cacao)
- Aglio e cipolla crudi
- Spezie piccanti e alimenti piccanti
- Menta
- Pomodoro e derivati (come la passata) o i cibi che lo contengono (pasta al sugo o pizza margherita)
- Melanzane, peperoni, patate e carote cotte (sono tutti alimenti ricchi di istamina)
- Tè e caffè (anche deteinati e decaffeinati)
- Bevande gassate e alcolici di ogni tipo e gradazione
Naturalmente ognuno ha una reazione diversa ai singoli alimenti e può capitare che il caffè, che a molti dà fastidio, a te invece non provochi alcun sintomo, mentre a causarti acidità siano delle verdure solitamente ben digerite dai più, come ad esempio i broccoli. Ecco perchè è molto utile, nell'ambito di uno stile dietetico per minimizzare i disagi, crearsi un diario alimentare personale per capire effettivamente quali alimenti disturbano e quali no, quali gonfiano la pancia e quali provocano indigestione.
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