Allergia al nichel solfato, cosa fare?
La diagnosi di allergia al nichel e l’efficacia della terapia desensibilizzante
Allergia al nichel: cos’è, cosa può provocare e come trattarla
Cos’è il nichel solfatoIl nichel è un metallo bianco-argento, largamente usato per ricoprire altri metalli a scopo protettivo e decorativo tramite un processo detto nichelatura. Il nichel è contenuto in una serie di accessori ed utensili di quotidiano utilizzo (fibbie, fermagli, montature di occhiali, pentole, utensili da cucina, ecc.). Anche l’Euro è realizzato con una lega composta dal 25% di nichel e dal 75% di rame.
L’allergia al nichel solfato
È la più comune allergia da contatto in costante aumento nei paesi industrializzati. Il contatto con monili di metallo (ad esempio orecchini) ha determinato negli ultimi decenni una maggiore sensibilizzazione del sesso femminile a questo metallo.
Quali possono essere i disturbi?
- Disturbi locali
Il contatto del nichel a livello cutaneo può comportare nei soggetti sensibili al metallo una reazione eczematosa cutanea locale, che prende il nome di dermatite allergica da contatto (DAC).
- Disturbi sistemici
L’ingestione di alimenti contenenti nichel può comportare in alcuni (20%) dei soggetti sensibili la comparsa di disturbi sistemici cutanei (orticaria, angioedema, eritema, eczema) e/o gastrointestinali (meteorismo, dolori addominali, diarrea o stipsi).
Gli alimenti contenenti nichel comprendono:
Albicocche, Ananas, Arachidi, Aragosta, Asparagi, Avena, Avocado, Broccoli, Cacao, Carote, Cavoli, Cipolle, Fagioli e Fagiolini, Farina e pane di grano integrale, Fichi, Funghi, Grano saraceno, Lattuga e Cappuccina, Lenticchie, Lievito in polvere, Liquirizia, Mais, Mandorle, Margarina, Mitili, Noce, Nocciole, Ostriche, Patate, Pere, Piselli, Platessa, Pomodori, Prugne, Rabarbaro, Soia, Spinaci, Tè, Uva passa.
Come si fa diagnosi di allergia al nichel?
La diagnosi si avvale di:
- Accurata raccolta della storia clinica
- Esecuzione di patch test mediante applicazione di cerotti contenenti nichel
In caso di disturbi sistemici si ricorrerà ad altre procedure diagnostiche, quali:
- Dieta di eliminazione eseguita per un periodo non inferiore alle 4 settimane
- Il test di provocazione orale con nichel che tende a riprodurre i disturbi sistemici e per tale motivo deve essere eseguito in ambiente ospedaliero
Terapia in caso di allergia al nichel
In caso di dermatite da contatto:
- Evitare l’esposizione al nichel solfato
- Terapia topica con creme cortisoniche
In caso di disturbi sistemici:
- Evitare l’ingestione di alimenti contenenti nichel solfato
- Terapia farmacologica per via orale con antistaminici, cortisonici, antileucotrienici e con il sodiocromoglicato
- Terapia iposensibilizzante specifica per via orale con il nichel solfato
Efficacia della terapia desensibilizzante
Da molti anni presso il nostro Servizio di Allergologia è possibile intraprendere un trattamento desensibilizzante specifico per via orale in quei pazienti che lamentano disturbi sistemici correlati all’ingestione di alimenti ad alto contenuto di nichel. La terapia, che ovviamente va stabilita dallo specialista allergologo, consiste nell’immissione graduale di piccole quantità di allergene nell’organismo del paziente. La terapia si prefigge di aumentare la tolleranza nei confronti del nichel, permettendo nella maggior parte (70-80%) dei soggetti trattati la remissione totale dei disturbi sistemici (cutanei e/o gastrointestinali) e la reintroduzione degli alimenti contenenti nichel solfato.
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