Le allergie alimentari sono "programmate" prima ancora di nascere, e dipendono dai fattori ambientali. Scopriamo di più

Si è allergici agli alimenti ancora prima di venire al mondo

Uno studio australiano dimostra che le allergie, e in particolare le allergie alimentari vengono "programmate" nel nostro organismo già prima della nascita e che questa programmazione è svincolata da fattori di ereditarietà genetica ma dipende invece dalla esposizione a fattori ambientali, come inquinamento, fumo di sigaretta o alimentazione della madre.

A dipendere da questa "programmazione fetale" sono le allergie che si presentano nei primi dodici mesi di vita del bambino.

La vita intrauterina è infatti un periodo cruciale per lo sviluppo delle funzioni vitali ed è proprio qui che l'esposizione a fattori ambientali come inquinamento, fumo di sigaretta o una alimentazione scorretta possono alterare l'espressione dei geni e contribuire ad aumentare le probabilità di sviluppare particolari patologie, come l'allergia. Secondo lo studio la dieta moderna, che prevede l'assunzione di maggiori quantità di cibi elaborati e "sintetici" e di meno pesce, frutta e verdura freschi ha contribuito all'aumento dei casi di asma e malattie allergiche.

Oltre a quelli già citati, altri fattori che possono modificare l'espressione genetica nel bambino sono la preeclampsia, l'uso di corticosteroidi, eventuali condizioni di stress cui può essere sottoposta la madre durante la gravidanza ed anche la presenza di malattie infiammatorie durante la gestazione.

Una conoscenza sempre più specifica dei fattori e dei meccanismi che influenzano già prima della nascita la possibilità di sviluppare allergie potrà consentire di mettere in atto misure preventive sempre più efficaci.

Foto: Wikimedia Commons

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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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