ANOFTALMO
Mancanza del bulbo oculare che può essere di natura congenita (dalla nascita), traumatica o patologica.
ANOFTALMO
La condizione di completa assenza del bulbo dal punto di vista puramente anatomico e’ molto rara, in genere possono trovarsi nella cavita’ dei residui o abbozzi di bulbo non vedenti, per cui si parla di anoftalmo clinico. Le anoftalmie congenite sono legate ad un arresto della crescita del contenuto orbitarlo, che si verifica tra la quinta e la sesta settimana di vita intrauterina, si manifestano con l’assenza della vescicola ottica e si possono classificare in:
- Anoftalmia primaria: per assenza d’invaginazione della fossetta ottica, è accompagnata dalla assenza del nervo ottico e del chiasma;
- Anoftalmia secondaria: per assenza o difetto della formazione dei lobi encefalici anteriori, è incompatibile con la vita; [/SIZE][/FONT][/SIZE][/FONT]
- Anoftalmia degenerativa: la vescicola ottica si sviluppa normalmente ma degenera secondariamente per motivi diversi (nella cavità si possono osservare residui di nervo ottico e del tessuto mesectodermico). Si tratta di una affezione uni o bilaterale e può essere isolata od associata ad altre malformazioni. Da un punto di vista clinico si osserva l’assenza del globo oculare: l’orbita e le palpebre sono più piccole delle controlaterali e queste ultime sono infossate ed aderenti ai loro margini.
Anoftalmia chirurgica
: Assenza del bulbo oculare per pregresso intervento chirurgico
di enucleazione.
Enucleazione ed Eviscerazione
Cause
Le cause che portano alla perdita del bulbo oculare possono riguardare gravi traumi con impossibilità a recuperare il bulbo oculare, tumori intra-oculari o condizioni croniche con risultante occhio cieco e dolente e esteticamente sfigurante.
Trattamento
Nell’eviscerazione, cioè nello svuotamento del contenuto del bulbo oculare lasciando le pareti oculari attaccate ai muscoli che muovono l’occhio.
L’enucleazione prevede invece la rimozione completa del bulbo oculare, mentre i muscoli che muovono l’occhio sono mantenuti intatti.
In entrambi i casi, avvenuta la rimozione, è inserita una endoprotesi che mantiene il volume oculare normale e grazie alla quale i muscoli potranno trasferire il movimento sul bulbo e sulla endoprotesi.
Vengono chiusi i tessuti superficiali al bulbo oculare ed applicata una lente di plastica trasparente per ottimizzare la guarigione durante il primo mese.
Categorie correlate:
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Malattie e disturbi degli occhi e della vista
Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
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