Cibi biologici: in Italia è un vero boom, ma attenzione alle etichette

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Cibi biologici: in Italia è un vero boom, ma attenzione alle etichette

12-03-2013 - scritto da Paola Perria

Gli alimenti biologici sembrano non ristentire della crisi, ma gli italiani li preferiscono low cost. Come difenderci dalle frodi?

Cibi biologici, attenzione alle bufale

Cibi biologici: in Italia è un vero boom, ma attenzione alle etichette Sempre più italiani decidono di riempire il proprio carrello della spesa con i cibi biologici, e questa senza dubbio può essere considerata una bella notizia. A fronte, infatti, di dati allarmanti che ci arrivano dalla statistiche ufficiali su un peggioramento generale dell'alimentazione dei nostri connazionali, penalizzata da una crisi economica che porta molte famiglie a restringere, gioco forza, il raggio d'acquisto a quei prodotti low cost da hard discount che spesso e volentieri sono di scadente qualità e "poveri" nutrizionalmente, arriva il boom del biologico. Ma di quale biologico stiamo parlando?

In effetti, in genere si tratta di alimenti di eccellente qualità, dal latte ai latticini, dall'olio bio al miele, passando per l'ortrofrutta (fresca e trasformata) e i cereali, prodotti in modo naturale senza aggiunte "chimiche", né anticrittogamici (quelli usati normalmente nella produzione alimentare tradizionale) e quindi molto più sicuri. Meno belli da vedere, secondo recenti ricerche non necessariamente migliori (dal punto di vista delle proprietà nutrizionali e organolettiche) rispetto ai cibi non biologici, essi ci nutrono in modo più salutare, senza appesantimenti chimici potenzialmente tossici. Tutto bene, quindi? Non proprio.

La maggior parte degli italiani, acquista il biologico che si trova esposto nei reparti appositi della grande distribuzione, o anche di quella low cost. Anche negli hard discount, infatti, si trovano ormai cibi bio in bella mostra. Lungi dal voler considerare questi alimenti come biologici di "serie B", è però importante non acquistare solo sulla base di una generica denominazione, ma fare la fatica in più di controllare l'etichetta di confezionamento. Essa ci può fornire molte indicazioni sulla provenienza "virtuosa" dell'alimento in questione, a maggior ragione se catalogato come biologico.

Cosa dobbiamo trovare, dunque, nell'etichetta di un alimento biologico per essere sicuri di stare acquistando "davvero" un prodotto genuinamente "naturale"? Esiste una normativa europea del 2010 che stabilisce che qualunque alimento che sia sotto le denominazione di biologico, deve avere sull'etichetta il logo della UE, ma soprattutto alcune indicazioni molto precise.

Esse sono: il nome dell'organismo di controllo autorizzato con relativo codice preceduto dalla sigla identificativa dell'Italia IT, il codice dell'azienda biologica da cui arriva il prodotto, la cifra relativa all'autorizzazione di vendita e la dicitura: "Organismo di controllo autorizzato con D.M.Mi.R.A.A.F. (cifra e data), in applicazione del Reg. CEE n.2092/91". Prima di andare a fare la spesa, segnatevi queste indicazioni da controllare, e se nell'etichetta dell'alimento "bio" che state per comprare non ci sono... lasciatelo dov'è!


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