L'eiaculazione precoce si può curare!

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L'eiaculazione precoce si può curare!

28-11-2013 - scritto da Dr. Paolo Michele Giorgi

L'eiaculazione precoce è un problema comune a moltissimi uomini ma oggi se ne può guarire! Scopri come!



Che cosa si intende con il termine "eiaculazione precoce"? Si intende l'incapacità di controllare volontariamente l'eiaculazione e l'orgasmo, che avvengono quindi prima che il soggetto lo voglia.

Nell'esperienza clinica pratica, i soggetti affetti da questo disturbo hanno un tempo di latenza eiaculatoria intravaginale - il cosiddetto IELT - inferiore ai cinque minuti e la gran parte di essi ha una soglia eiaculatoria durante la penetrazione vaginale inferiore ai tre minuti. Non sono rari i casi di eiaculazione precoce definita "ante portam", che interviene ancor prima della penetrazione.

La caratteristica comune è comunque l'incapacità di "rinviare" volontariamente l'eiaculazione che si presenta come improvvisa ed automatica ed il senso di frustrazione ed ansia che si accompagna all'attività sessuale, spesso con pesanti ripercussioni sulla vita di coppia. Talvolta il quadro si complica anche con progressiva difficoltà di erezione e riduzione del desiderio sessuale, sintomi spesso mediati dall' angoscia crescente per l'insoddifacente attività sessuale. Sul piano psichico, non è infrequente una sintomatologia secondaria di tipo ansioso-depressivo.

Nella gran parte dei casi è un disturbo che accompagna il soggetto fin dai primi rapporti sessuali (eiaculazione precoce PRIMITIVA, o "long-life"); è stato stimato che interessi circa il 10-15% dei maschi adulti ed è sicuramente il disturbo sessuale più diffuso e più taciuto.

Le forme secondarie (eiaculazione precoce SECONDARIA) intervengono invece dopo un periodo di normalità e sono generate da patologie organiche, quali irritazioni della cute del pene (balaniti, piccole infezioni), prostatiti, vescicoliti, malattie delle vie nervose, diabete etc. I difetti di retrazione del prepuzio, quali fimosi e frenulo corto, non sono da considerare come causa diretta; frequentemente sono invece una concausa, un elemento aggravante del disturbo. In questi casi la cura specifica della patologia alla base del disturbo fa scomparire la rapidità del riflesso, anche se talvolta l'ansia che ne è derivata finisce per mantenere la difficoltà del controllo eiaculatorio per tempi prolungati.

La terapia farmacologica e l'apprendimento del controllo volontario dell'eiaculazione

Un tempo si riteneva comunemente che l'eiaculazione precoce primitiva fosse esclusivamente un "disturbo comportamentale", una sorta di comportamento viziato in assenza di difetti organici, ovverosia il mancato apprendimento del controllo del riflesso, apprendimento che fisiologicamente procede di pari passo con il crescere dell'esperienza sessuale con l'età.

eiaculazione precoce soluzioniCirca quindici, venti anni fa, si cominciò a notare che Pazienti in terapia con gli psicofarmaci capaci di interferire sui livelli della SEROTONINA (5 HT) - i cosiddetti SSRIs, "Selective Serotonine Reuptake inhibitors" - , lamentavano ritardo o impossibilità di eiaculare e ci si accorse che si potevano utilizzare questi stessi farmaci in campo andrologico per correggere l'eccessiva rapidità dell'orgasmo. Fluoxetina, Fluvoxamina, Paroxetina, Sertralina, Citalopram ed Escitalopram sono stati impiegati con successo fin dagli anni '90 , pur utilizzandoli "off-label", cioè prescrivendoli per un impiego al di fuori delle indicazioni terapeutiche approvate ufficialmente, uso comunque ampiamente supportato da una vasta letteratura scientifica mondiale. La mia personale esperienza clinica in tale ambito terapeutico è stata certamente positiva, sia in termini di efficacia che di sicurezza d'uso, particolarmente per quanto riguarda la Sertralina e la Paroxetina.

Recenti dati scientifici indicano che all'origine dell'eccessiva velocità del riflesso, ci possa essere proprio un'alterazione della biochimica dei centri nervosi interessati a modulare i tempi dell'eiaculazione.

Il difetto è rappresentato dalla carenza localizzata di SEROTONINA (5-HT), un neurotrasmettitore, ossia una messaggero chimico che collega una fibra nervosa alla successiva ed ha probabilmente cause di tipo genetico. Nei soggetti affetti da eiaculazione precoce, la carenza di questa sostanza "frenante" nelle aree specifiche del cervello, del midollo spinale e nei nervi periferici interessati, renderebbe assai più rapido il riflesso eiaculatorio, non consentendo così di apprendere in giovane età un soddisfacente il controllo volontario, come invece avviene nell'85% circa dei maschi "normali".

E' un po' come dire che tutti i bambini devono apprendere la lettura esercitandosi a scuola, ma chi ha un qualche difetto visivo fatica di più, e molti di essi, da grandi, se non curati, continueranno a faticare nella lettura o non riusciusciranno mai a leggere bene del tutto.
A mio avviso, questo modo di vedere, consente di integrare ragionevolmente la passata teoria che vedeva l'eiaculazione precoce solo come un semplice comportamento viziato, con la recente interpretazione "biochimica" circa le origini del disturbo.

Dal luglio 2009 disponiamo di un farmaco specifico per il trattamento della eiaculazione precoce. La molecola si chiama DAPOXETINA e la sua messa a punto deriva dall'esperienza accumulata nella cura dell'eiaculazione precoce con i farmaci SSRIs già menzionati. E' anch'essa un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina ad azione molto rapida. Una singola somministrazione produce un forte effetto inibitorio sul riflesso eiaculatorio realizzando un sensibile aumento della di latenza eiaculatoria intravaginale. Gli studi iniziali, che hanno coinvolto circa 7500 Pazienti nel mondo, indicano un tempo di rapporto incrementato fino a sette volte.

Dapoxetina eiaculazioneIl farmaco deve essere assunto al bisogno, da una a tre ore prima del rapporto sessuale, con un abbondante bicchiere di acqua e può essere impiegato in età superiore ai 18 anni. Deve essere sempre utilizzato sotto controllo medico e per l'acquisto in farmaci è necessaria la ricetta medica.

La cura farmacologica, sia con i "vecchi" farmaci, sia con la nuova Dapoxetina, se ben condotta, è ben tollerata e priva di effetti collaterali significativi. Dopo una prima fase iniziale, in genere di quattro, sei settimane in cui il Paziente si limita ad assumere il farmaco prescritto, nel periodo successivo, il Paziente mantenendo l'aiuto farmacologico con dosi minime e personalizzate, inizia ad applicare con i suggerimenti dello specialista, una serie di semplici esercizi rieducativi da svolgere durante l'attività sessuale che consentono di apprendere ed affinare la capacità di ritardare il riflesso eiaculatorio. Gli esercizi proposti provengono dalla vasta letteratura sull'argomento e sono scelti con il criterio di rispettare il piu' possibile la naturale spontaneità del rapporto sessuale e le abitudini della coppia. Possono essere eseguiti anche in autoerotismo e comunque non necessariamente richiedono la collaborazione attiva della compagna.

L'apprendimento risulta facilitato ed agevole in virtù dell'azione del farmaco. Nella fase finale, la terapia farmacologica è progressivamente ridotta fino alla sospensione completa. Se il Paziente mostra buona responsività al trattamento farmacologico ed esegue con impegno e continuità gli esercizi rieducativi, si realizzano le condizioni ottimali per ottenere il massimo giovamento dalla terapia.

Nella personale esperienza, i trattamenti farmacologi associati alla auto-rieducazione del Paziente hanno un esito positivo in oltre il 60% dei casi: il Paziente impara a controllare il riflesso eiaculatorio, consentendo una progressiva soddisfacente intimità di coppia senza piu' alcun bisogno di farmaco. Nei restanti casi, è spesso sufficiente prolungare la cura per ottenere una buona risposta e/o associare una parallela psicoterapia.

Eiaculazione precoce: l'impiego di creme ritardanti

Nel trattamento della eiaculazione precoce sono spesso pubblicizzati in ambito non medico prodotti per uso locale - creme, pomate, spray - che dovrebbero realizzare una riduzione della sensibilità peniena con conseguente ritardo dell'eiaculazione. Si tratta nella gran parte dei casi di prodotti non registrati ne' come farmaci ne' come cosmetici, spesso reperibili solo su internet, che contengono comunque, anche se non dichiarati, principi farmacologici attivi con tipologia e dosaggio sconosciuto . Frequentemente sono proposti ad un costo assai elevato, quasi ad attestarne in qualche modo la sicura efficacia.

E' consigliabile, qualora non si voglia ricorrere a trattamenti con farmaci orali o non si possa a causa di controindicazioni in atto, l'impiego di prodotti anestestici in crema regolarmente registrati come farmaci, acquistabili in farmacia con prescrizione medica da utilizzare sotto controllo medico. Tali farmaci ufficiali risultano sicuri, efficaci e presentano costi contenuti. Attualmente si impiegano associazioni di lidocaina e prilocaina. Se ben utilizzati, riducono la sensibilità a livello della cute peniena innalzando cosi' la soglia orgasmica. Tali farmaci, utilizzati in ambito specialistico andrologico e sessulogico, possono anche rappresentare una terapia complementare , eventualmente associata afarmaci orali (SSRI), durante l'educazione del Paziente al controllo volontario del riflesso eiaculatorio.

Associazione di lidocaina e prilocaina in crema nel trattamento dell'eiaculazione precoce primitiva PM Giorgi, Istituto di Ricerche Cliniche "Ecomedica", Empoli (FI)


Sono stati inclusi nel presente studio 103 Pazienti di età compresa tra i 25 e i 50 aa (media 28,7) affetti da eiaculazione precoce primitiva in assenza di patologie andrologiche e generali. Tutti i Pazienti sono stati trattati per tre mesi con associazione di lidocaina e prilocaina in crema 2,5% + 2,5%; il farmaco era applicato dai 20 ai 60 minuti prima del rapporto sessuale a livello del glande e del solco balano-prepuziale. E' stato riportato un soggettivo aumento della latenza orgasmica nel 96% degli 86 Pazienti che hanno concluso lo studio, con l'instaurarsi di una soddisfacente attività sessuale di coppia. Non sono stati osservati effetti collaterali degni di nota. Particolarmente importante ai fini dell'efficacia si è rivelata la scelta del tempo di esposizione alla crema prima del rapporto; tale variabile è verosimilmente in rapporto alla individuale velocità di assorbimento del farmaco attraverso la cute peniena.

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Riferimenti Bibliografici

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Profilo del medico - Dr. Paolo Michele Giorgi

Nome:
PAOLO MICHELE GIORGI
Comune:
MILano
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02 653952
Professione:
Medico specialista attività privata
Specializzazione:
Andrologia, Endocrinologia e malattie del ricambio, perfezionato in Sessuologia Clinica
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