Don't think, try the experiment!

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Don't think, try the experiment!

28-09-2008 - scritto da monica_balestrero

Non pensare, prova l'esperimento!

John Hunter e la nascita della moderna scienza chirurgica

Il Settecento è il secolo in cui si assiste al progresso delle tecniche chirurgiche e viene riconosciuta una nuova dignità professionale alla figura del chirurgo che, fino ad allora, era stato considerato poco più che un barbiere.

All’inglese John Hunter, considerato il fondatore della patologia sperimentale in Inghilterra, si deve il merito di aver dato alla chirurgia solide basi scientifiche e di aver permesso l’emancipazione della figura del chirurgo da artigiano a uomo di scienza («The principles of our art are not less necessary to be understood than the principles of the other sciences.» Principles of Surgery, Cap.1).
Ultimo di 10 fratelli, John Hunter nacque in Scozia nel 1728, studiò al St.Bartholomew’s Hospital e perfezionò i suoi studi presso il fratello William, grande esperto di anatomia. Fu nominato chirurgo militare nel 1760 e seguì l’esercito in Francia e in Portogallo.

Nel 1764 aprì a Londra una scuola di anatomia e cominciò a praticare privatamente la chirurgia.

Nel 1765 venne eletto membro della Royal Society e nel 1776 fu nominato chirurgo straordinario di re Giorgio III.
Tra i suoi contributi alla scienza medica ricordiamo:

? Studio sui denti;
? Studio sulle ferite da arma da fuoco;
? Studio sulle malattie veneree (per poter stabilire la vera natura della sifilide e la differenza con la gonorrea, si iniettò il pus di un paziente);
? Studio sulla digestione e sull’assorbimento dei grassi
? Studio sul ruolo del sistema linfatico;
? Primo studio completo sull’evoluzione del feto fino alla nascita.

Tra i suoi interventi più famosi bisogna menzionare la legatura dell’arteria femorale in un paziente di aneurisma dell’arteria poplitea.
Convinto sostenitore del metodo sperimentale («I think your solution is just, but why think? Why not try the experiment?»
Lettera a Edward Jenner), prestò volentieri la sua opera anche per aiutare i pazienti più poveri, che, anzi, preferiva a quelli abbienti. Si racconta che un giorno visitò un negoziante pur avendo vari nobili e personaggi facoltosi che attendevano nel suo studio, spiegando così la scelta: «You have no time to spare. Most of these can wait, they have nothing to do when they go home!»
Categorie correlate:

Hobby, tempo libero, società


Profilo del medico - monica_balestrero

Nome:
Monica Balestrero
Comune:
ROMA
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