Fecondazione eterologa, il Ministro Lorenzin frena: “Attendere le linee guida”
Fecondazione eterologa: le linee guida riguarderanno la scelta del donatore. No a cataloghi, ma donazione gratuita e anonima
Nelle linee guida anche test genetici sui donatori e limitazioni
Dopo la storica sentenza che ha dichiarato incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa nella legge 40, il Ministro Lorenzin, in un’intervista al Corriere della Sera, assicura che il Parlamento è già al lavoro per assicurare il massimo della tutela ai pazienti e ai donatori attraverso una serie di linee guida aggiornate e specifiche, rispetto a quelle della fecondazione omologa.Le linee guida riguarderanno la scelta del donatore: no a cataloghi, ma donazione gratuita e anonima. Le coppie che decidono di ricorrere alla procreazione assistita non potranno scegliere il donatore da un catalogo, come avviene in altri paesi.
Più test: i donatori, poi, saranno sottoposti a una serie di test genetici obbligatori e test per malattie infettive, quali AIDS ed epatite.
Ed infine più limitazioni al fine di tutelare i donatori. “Un limite è necessario per evitare che nascano troppi bambini da uno stesso genitore biologico. Tra i 5 e i 10 è un’ipotesi. Inoltre una donna che decide di dare in dono i suoi ovociti non può subire troppe stimolazioni e dobbiamo preoccuparci che non venga sfruttata” assicura il Ministro Lorenzin.
Il bambino avrà diritto a risalire alle proprie origini cioè ai genitori biologici? “È un punto fondamentale che andrà approfondito e sarà incluso nel consenso informato. Legislazioni straniere tendono sempre più a garantire il diritto a conoscere la propria identità e il diritto all’anonimato dei donatori è caduto in diversi Paesi in seguito a contenziosi legali”.
Dopo l’intervista non sono tardate ad arrivare le prime dichiarazioni da parte di diverse associazioni. "Non è vero che bisogna aspettare le linee guida per partire con tecniche eterologhe", afferma Filomena Gallo, segretario nazionale Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica "Atteso che, come sottolineato dai giudici costituzionali, non c'è vuoto normativo, i centri italiani già sono partii con la fecondazione eterologa e presto daremo notizia delle prime gravidanze. Quindi queste dichiarazioni hanno solo lo scopo di creare ulteriori deterrenti e confusione"
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Redazione Network for Health
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