La celiachia: quando i cibi più comuni diventano nemici

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La celiachia: quando i cibi più comuni diventano nemici

16-02-2010 - scritto da Viviana Vischi

Per combattere la celiachia servono una dieta priva di glutine per tutta la vita, una forte educazione alimentare e…perché no… un pizzico di fantasia in più in cucina

Come conciliare celiachia e fantasia in cucina

14/05/2007 - Con le belle giornate d’estate i pic-nic all’aria aperta, la pizza con gli amici e qualche cena in più al ristorante diventano piacevoli abitudini all’ordine del giorno. Tuttavia ci sono persone che non possono affrontarle a cuor leggero, anzi, per loro i pasti fuori casa possono trasformarsi in un vero e proprio rischio per la salute: stiamo parlando di chi soffre di celiachia.
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica che troviamo in avena, frumento, farro, kamut (pasta, pane di kamut ecc.), orzo, segale, spelta e triticale. Quando una persona affetta da celiachia ingerisce alimenti contenenti glutine, si scatena una reazione immunitaria che danneggia l’intestino e lo rende incapace di assorbire certi nutrienti dal cibo, causando gravi carenze vitaminiche. Quella della malnutrizione è una condizione pericolosa specialmente per i bambini, perché può causare problemi di crescita e ritardare il loro sviluppo.
La celiachia è una malattia che debilita l’organismo e che certamente condiziona la vita. Un paziente su tre sviluppa difficoltà emotive verso il cibo e nell’accettare i possibili cambiamenti fisici; le famiglie di ragazzini celiaci si sentono diverse dalle altre; le mamme sviluppano ingiustificati sensi di colpa; addirittura il 40% dei partner ne riconosce gli influssi negativi sul rapporto di coppia, con un aumento significativo dei litigi.
In Italia la celiachia colpisce una persona su 100-150 ma le diagnosi sono molto più scarse, perché spesso viene confusa con disturbi gastrointestinali come il morbo di Crohn, la sindrome del colon irritabile e altre intolleranze alimentari. Come si manifesta? La maggior parte dei pazienti presenta diarrea, perdita di peso o dolori addominali; altri manifestano cambiamenti del comportamento come irritabilità o depressione, disturbi allo stomaco, crampi muscolari, eczemi cutanei, disordini ai denti o alle ossa.
Le sue cause esatte sono ancora sconosciute. Recentemente si è parlato di un’infezione virale, ma è una tesi ancora tutta da verificare. Quello che si sa per certo è che si tratta di una malattia a predisposizione genetica, che può manifestarsi a qualsiasi età e in alcuni casi dopo traumi come infezioni, maternità, forte stress, operazioni chirurgiche o danni fisici.
Per diagnosticare la celiachia si ricorre agli esami del sangue e, se l’esito è positivo, si procede con una biopsia intestinale di conferma: con un tubicino inserito dalla bocca, passando attraverso l’esofago e lo stomaco, si preleva un pezzetto di mucosa dell’inizio dell’intestino. È un esame veloce ma molto fastidioso. Per evitarlo, all’Università di Foggia e di Palermo stanno studiando la possibilità di effettuare delle analisi direttamente dalla bocca, su campioni di mucosa orale, mentre secondo gli scienziati dell’Università La Sapienza di Roma la ricerca si potrebbe effettuare sulle lesioni dello smalto dei denti.
La celiachia, ad oggi, non ha cure, ma la si può tenere sotto controllo efficacemente attraverso un cambiamento di dieta: occorre eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto ed escludere per tutta la vita alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti, pizza, cereali, crackers, torte, sughi e salse, a meno che siano fatti di mais, riso o grano saraceno o etichettati come senza glutine. In commercio sono disponibili numerosi prodotti che sostituiscono quelli classici a base di farina di frumento: a garantire l’assenza di glutine l’etichetta contrassegnata dalla spiga sbarrata.
E’ vero: seguire correttamente e per sempre una dieta del genere non è facile e richiede un impegno forte da parte del paziente e dei suoi familiari; ma ricordiamo che ci sono tanti alimenti privi di glutine che da sempre fanno parte dell’alimentazione mediterranea! Con un po’ di fantasia e creatività ognuno di noi potrà inventare piatti gustosi, salutari e uguali per tutti, come risotti, patate, polenta, legumi.


A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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