Scopriamo cosa mangiare per superare stanchezza e sonnolenza tipiche del periodo primaverile

Grazie all'alimentazione possiamo fare il pieno di energia per sentirci in piena forma anche con l'arrivo dei primi caldi

La primavera, stagione amatissima e attesa da grandi e piccini, è piuttosto debilitante per il nostro organismo, che patisce l'arrivo dei primi caldi e - negli individui predisposti - l'effetto allergizzante dei pollini. Anche nel migliore dei casi, la stagione primaverile provoca effetti ben noti tra cui sonnolenza diurna (spesso associata a disturbi del sonno notturno), senso si spossatezza, irritabilità, alterazione dell'appetito, ritenzione idrica, problemi intestinali. La tipica fiacca primaverile che tanto ci infastidisce, però, è un meccanismo fisiologico che è solo conseguenza delle modifiche del nostro ritmo circadiano interno (che si "sintonizza" con i cambiamenti climatici e con l'aumento delle ore di luce), a sua volta legato all'attività endocrina.

Ci vuole un po' prima che il nostro corpo ritrovi il suo equilibrio naturale, ma noi possiamo dargli una mano. Per sentirci di nuovo vitali e "svegli", con tutti i sensi all'erta, il cervello perfettamente vigile, i muscoli pronti e scattanti, dobbiamo puntare su un a dieta energizzante, ricca di alimenti che in modo del tutto naturale ci apportino proprio quelle sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno per superare al meglio il cambio di stagione. I cibi su cui puntare sono, manco a dirlo, frutta e verdura di stagione. Essi costituiscono fonte preziosa di minerali come potassio, magnesio, ferro, calcio, vitamine A, C e del gruppo B che rinforzano il sistema immunitario e combattono i radicali liberi, e fibre che stimolano l'attività intestinale.

Tra le verdure di stagione da portare in tavola troviamo i fagiolini e gli agretti, gli spinaci crudi, gli asparagi e i carciofi (che come tutte le verdure amare, tra cui anche cicoria e radicchio stimolano il fegato e ci aiutano a depurarci dalle tossine), sedano e finocchi (che stimolano la diuresi), zucchine e i primi pomodori. Anche i legumi sono una fonte preziosa di sostanze energizzanti, e in primavera arrivano sui banchi dei mercati quelli freschi da consumare subito. Fagioli e piselli da sgranare, e le prime fave, sono dunque perfette per una dieta primaverile, meglio se abbinati a cereali integrali per deliziose zuppe o alle verdure per ottime insalate.

A proposito di cereali, nella prima colazione non fatevi mancare l'avena, da associare alla frutta secca, in guscio e non una vera fonte di sostanze benefiche energizzanti. Privilegiate mandorle, fichi e prugne secche, noci e pistacchi. Via libera, come snack leggero e nutriente, anche ai semi oleosi come quelli di girasole o di zucca tostati. Per essere sicuri di dormire bene la notte, provate il riso rosso (selvaggio) o nero (riso venere) le insalate di lattuga a cena (se non si hanno problemi digestivi). Se poi vogliamo anche coccolarci un po', possiamo concedendoci ogni tanto un quadratino di cioccolato extra fondente, ottima fonte di minerali come il magnesio e di antiossidanti.

Il caffè? Non più di due tazzine al giorno, mentre una buona alternativa è provare quello d'orzo, che non ha effetto psico-stimolante ma è più idratante e mineralizzante. I cibi da evitare? Tutti quelli troppo dolci e industriali, come gli snack da distributore automatico e il classico cornetto della colazione (meglio fette biscottate integrali con una buona marmellata bio di mirtilli o fragole), il latte (alternatelo o sostituitelo con lo yogurt o gli omologhi vegetali di soia o riso), le carni rosse grasse o conservate sotto forma di salumi e insaccati. Infine, con l'aumento delle temperature, abbiamo bisogno di idratarci molto, e spesso il senso di stanchezza è solo bisogno di acqua! Beviamone tanta e alterniamola a centrifugati freschi di frutta e verdura per una primavera piena di vitalità.




Foto| via Pinterest

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A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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