La dieta mediterranea e i grassi "buoni" che proteggono il cervello
Uno studio rivela come la dieta mediterranea aiuti a prevenire le malattie degenerative del cervello più e meglio di una povera di grassi
La dieta mediterranea è amica del cervello

Ma, naturalmente, non tutti i i grassi sono uguali. Quelli "buoni", sono sempre insaturi, come quelli contenuti negli oli vegetali, ad esempio, o le "superstar" di questa categoria di sostanze nutritive: gli ormai stranoti e celebrati acidi grassi Omega3, antiossidanti potentissimi che sono in grado di rallentare l'invecchiamento e tenere lontane molte malattie. A tal proposito, per prevenire le patologie degenerative del sistema nervoso centrale come il Parkinson e l'Alzheimer, la dieta mediterranea è di nuovo stata "eletta" quale regime alimentare ottimale, in quanto punta proprio su quegli alimenti che combattono i radicali liberi e l'ossidazione cellulare e mantengono in salute il sistema cardiovascolare. Uno studio spagnolo condotto da un team di ricercatori dell'Università della Navarra e pubblicato sulla rivista Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, ha dimostrato che consumare regolarmente alcuni cibi "cardine" della dieta mediterranea, come l'olio extravergine d'oliva e la frutta secca in guscio, sia più efficace nel prevenire malattie del sistema nervoso e cardiache della consueta dieta povera di grassi che si consiglia quando si soffre di cuore. Gli studiosi hanno coinvolto un campione di 522 persone a rischio di disturbi cardiovascolari, e in età comprese tra i 55 e gli 88 anni.
Il campione è stato diviso in due gruppi: uno ha seguito la dieta mediterranea con consumo regolare di olio extravergine d'oliva e di frutta secca, mentre l'altro ha seguito il regime dietetico povero di grassi fungendo da gruppo "di controllo". Durante la sperimentazione tutti sono stati monitorati dal proprio medico e hanno effettuato esami e controlli costanti. Dopo 6,5 anni dall'inizio dello studio, i partecipanti hanno cominciato ad essere sottoposti a test cognitivi e mnemonici per valutare un eventuale declino. Al termine della sperimentazione, i ricercatori hanno esaminato le condizioni generali dei loro pazienti e la salute del cervello, scoprendo che coloro che avevano seguito la dieta mediterranea a base di grassi "buoni", avevano riportato punteggi decisamente migliori nei test cognitivi e mostravano minor incidenza dei casi di demenza, rispetto al gruppo di controllo. Una ulteriore dimostrazione di come la dieta mediterranea (quella "vera"), meriti davvero la qualifica di patrimonio dell'umanità come certificato dall'Unesco!