La Medicina Etrusca

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La Medicina Etrusca

28-09-2008 - scritto da monica_balestrero

Tra scienza, tecnica e superstizione

Dalle fonti archeologiche siamo in grado di capire quanto fossero approfondite le conoscenze dei medici etruschi

La perizia degli Etruschi nell'Arte Medica era rinomata nel mondo antico. Gli autori classici ne parlano soprattutto riguardo alla conoscenza delle proprietà officinali delle piante e, in effetti, la farmacologia etrusca era sostanzialmente fitoterapia: profondi conoscitori delle piante medicinali e della preparazione dei medicamenti, gli etruschi impiegavano, ad esempio, il ricino (purgativo), il mirto (astringente), la camomilla (calmante), l’aglio e la cipolla (contro i parassiti intestinali) ed anche alcuni minerali come la limatura e l'ossido di ferro (anemie) rame (infiammazioni).

Dalle fonti archeologiche siamo in grado di capire quanto fossero approfondite le conoscenze dei medici etruschi: il rinvenimento di numerosi ex voto raffiguranti organi interni del corpo umano testimonia le loro conoscenze anatomiche, inoltre sono stati ritrovati numerosi ferri da chirurgo (coltelli, pinze, sonde, cauteri) e da dentista. Accanto a questi reperti non possiamo poi non menzionare le raffigurazioni delle tombe e dei corredi funerari.
La leggenda narra che Tarconte, fondatore di Tarquinia, mentre era intento a dissodare un campo, vide balzar fuori dal solco appena scavato, un giovane dall’aspetto di vecchio di nome Tagete che gli rivelò l’ "Etrusca Disciplina”, ovvero tutto lo scibile culturale, tecnico, sociale e religioso della civiltà etrusca comprese le nozioni riguardanti la prevenzione, il trattamento medico e l’aruspicina. Da allora il Lucumone, il re-sacerdote a capo della città (il sistema politico-sociale etrusco si fondava infatti su una confederazione di città-stato) divenne anche il custode dell’etrusca disciplina. La medicina etrusca era,dunque, di tipo teurgico: la testa e l’udito erano sotto la tutela di Tinia (lo Iuppiter latino), gli occhi di Uni (Iuno Lucina), i fianchi di Laran (Marte), le dita, il senso ed il tatto erano riferiti a Menerva, gli organi genitali a Turan, i piedi a Turms (Mercurio). II rituale religioso si componeva di suppliche, preghiere, invocazioni, processioni, sacrifici di vittime animali operate dai sacerdoti.

Gli Etruschi erano esperti nel campo della prevenzione: davano importanza all'igiene personale, all'alimentazione, all'attività fisica ed alla cura dell’ambiente. Riguardo a questo ultimo punto dobbiamo ricordare i sofisticati interventi di bonifica dei corsi d’acqua presso i quali venivano edificati gli insediamenti urbani, operati attraverso gallerie dotate di lastre di piombo perforate che permettevano il drenaggio dell’acqua nei punti dove avrebbe potuto ristagnare provocando la formazione di agenti patogeni.
Gli etruschi erano grandi conoscitori delle proprietà delle acque termali, che impiegavano nella cura di molte malattie. Le sorgenti salutari erano santuari specializzati, in cui la possibilità di accedere alle acque seguiva tappe obbligate, come il preventivo acquisto delle parti anatomiche che rappresentavano la parte affetta (ex voto anatomici) e la loro affissione sulle pareti del tempio o la loro immersione nelle acque.

Il campo in cui la scienza medica etrusca si distinse al di sopra di ogni altro popolo dell’antichità fu, però, l’odontoiatria. Famosi per la loro abilità nella lavorazione dei metalli, gli etruschi utilizzarono le tecniche della lavorazione orafa per creare protesi dentarie di ottima fattura, ancora visibili nei teschi ritrovati presso le loro necropoli. I denti che dovevano sostituire quelli mancanti sostenuti dai ponti in oro, venivano ricavati in prevalenza da animali e quindi sagomati e adattati perfettamente al sistema masticatorio del paziente.
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Hobby, tempo libero, società


Profilo del medico - monica_balestrero

Nome:
Monica Balestrero
Comune:
ROMA
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