La medicina tradizionale cinese nella cura delle affezioni oculari
La Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.) offre straordinarie possibilità di cura per innumerevoli patologie, trattate da migliaia di anni in Cina e ora in tutto il mondo.
La Medicina Tradizionale Cinese si fonda sulla concezione di una energia vitale (Qi) che circola in tutto il corpo. Questo flusso continuo di energia mantiene in vita una persona, ma ogni volta che l’uomo agisce in modo contrario al proprio ritmo e al ritmo universale può essere soggetto a malattia. Tutto quello che va a turbare la produzione e la circolazione dell’energia è in grado di produrre uno squilibrio causa di malattia: il Qi non circola in modo corretto e rimane bloccato durante il suo flusso, il corpo esce dall’equilibrio e si ammala.
Nella parte superficiale del corpo il Qi scorre in una rete di canali chiamati meridiani, collegati tra loro e con gli organi interni. Una patologia può essere trattata, attraverso la conoscenza dell’agopuntura e delle sue leggi, stimolando una serie di punti cutanei situati su questi meridiani chiamati punti di agopuntura.
Questi punti, utilizzati per riequilibrare il flusso di Qi, non sono evidenziabili anatomicamente, ma oggi disponiamo di una documentazione considerevole che dimostra una loro resistenza elettrica e sensibilità termica diverse da altre aree della superficie del corpo. L’azione di questi punti di agopuntura può essere locale o a distanza ed è possibile perciò curare la zona ammalata non tanto agendo direttamente su di essa, ma trattando alcune parti del corpo a questa collegate anche se distanti, in modo da creare un nuovo equilibrio.
Secondo i testi di Medicina Tradizionale Cinese innumerevoli sono le patologie e le affezioni oculari trattabili con agopuntura e anche nei difetti visivi sono descritti benefici, in quanto gli occhi sono strettamente connessi ai meridiani e, attraverso essi, il Qi e il “sangue” li nutrono per ottenere una buona visione.
Le origini o le terminazioni di ben 7 dei 12 meridiani principali sono localizzati attorno agli occhi e gli altri sono a loro volta collegati agli occhi attraverso canali secondari. Com’è scritto nei testi antichi classici: “l’essenza di tutti gli organi interni nutre gli occhi…”, “tutti i meridiani sono collegati con gli occhi” e “il sangue e il Qi dei 12 meridiani e dei 365 collaterali nutre gli orifici della faccia e gli occhi”. Perciò gli occhi sono collegati agli organi interni e ai meridiani dell’agopuntura e l’agopuntura applicata ai punti attorno agli occhi può essere usata per trattare molti disturbi del corpo intero.
La scelta terapeutica viene fatta con lo scopo di attivare e regolare il flusso di energia e “sangue” risolvendo la stasi, di nutrire e purificare energeticamente gli occhi e di regolare le funzioni degli organi coinvolti. Con l’agopuntura questo di solito avviene con scelta di punti locali, adiacenti o a distanza.
Nella pratica clinica si possono usare, oltre agli aghi tradizionali, sia laser a bassissima frequenza sui punti di agopuntura che il martelletto Ma Litang, utilizzato nella Cina odierna anche per i difetti di vista. Con il piccolo martelletto di gomma Ma Litang si percuotono simmetricamente e in maniera ritmica, secondo algoritmi codificati, numerosi punti di agopuntura lungo i canali principali del corpo. I punti utilizzati sono in diretta relazione con gli occhi e la direzione di percussione dei punti deve seguire la direzione di scorrimento dei canali, in modo da attivare lo scorrimento dell’energia e del sangue nei canali secondo i loro percorsi regolari.
Spesso la tecnica del martelletto Ma Litang è associata ad esercizi di Qi Gong specifici per il nutrimento degli occhi. Tra le varie metodiche della M.T.C. il Qi Gong è il modo con cui, attraverso l’apprendimento di tecniche di rapporto mente-corpo, è possibile influenzare la circolazione energetica del nostro organismo. Nel Qi Gong si praticano posture o movimenti nei quali aspetto psichico e movimento seguono e rispettano il percorso dell’energia rafforzandola e riequilibrandola nel suo percorso nei meridiani. La costanza e l’intensità nella pratica quotidiana del Qi Gong sono necessarie per mantenere o recuperare l’equilibrio psico-fisico, con benefici per la salute e la funzionalità degli organi interni. Richiede un tempo di apprendimento da svolgersi sotto la guida di un insegnante, ma deve poi essere praticato dalle singole persone che assumono così un ruolo attivo.
Nel mondo contemporaneo non ha più senso escludere possibilità terapeutiche che sono riconosciute efficaci anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oltre che dalla salute ritrovata di milioni di persone e da innumerevoli e sempre più numerose pubblicazioni scientifiche. Tuttavia per un corretto e sicuro approccio terapeutico sono indispensabili una diagnosi precisa e un controllo diretto dell’evoluzione della patologia da parte di un medico oculista esperto, sia con valutazioni cliniche accurate che con i sofisticati esami strumentali che la tecnologia ci mette a disposizione.
Il nostro lavoro si è diretto soprattutto alle patologie ove è possibile un sicuro riscontro clinico o strumentale ed è più difficile il miglioramento con le terapie farmacologiche, facendo riferimento, ove esistenti, a ricerche scientifiche controllate che diano la certezza dell’efficacia del trattamento.
Tra le varie affezioni in cui la Medicina Tradizionale Cinese si è dimostrata utile vi sono l’ambliopia, curabile con l’agopuntura con risultati sovrapponibili alla penalizzazione ortottica occlusiva, come ha evidenziato una pubblicazione di fine 2010, e una ridotta perfusione delle arterie oculari: oftalmica, centrale della retina e ciliari brevi, diagnosticata con eco color doppler. Questa ridotta circolazione ematica è causa di ischemia cronica della retina e del nervo ottico e può dare origine o favorire alcune gravi malattie degenerative oculari quali glaucoma e degenerazione maculare.
I trattamenti sono settimanali, eseguiti con luce laser su alcuni punti di agopuntura e mai direttamente sugli occhi. Dopo alcune sedute si esegue il controllo, del visus per l’ambliopia, con l’eco color doppler oftalmico nei casi di ridotto flusso arterioso oculare o con gli strumenti diagnostici più appropriati secondo la patologia trattata.
Ulteriori studi scientifici sono necessari, non per provarne l’efficacia che è già dimostrata, ma per conoscerne i meccanismi d’azione, per tradurre con conoscenze occidentali le colorite espressioni degli antichi testi cinesi, per estenderne le indicazioni terapeutiche e per comprendere qualcosa in più sugli organismi viventi una volta conosciuta l’energia vitale e le leggi che ne regolano la circolazione.
I medici esperti in M.T.C. hanno la capacità di riuscire a trattare patologie su un piano diverso e preventivo, energetico e non organico, rispetto ai colleghi che praticano solo la medicina occidentale, raggiungendo spesso risultati non ottenibili con mezzi farmacologici. Bisogna però fare sempre attenzione ad avere riscontri al proprio operato poiché, come per ogni terapia, è importante avere valutazioni oggettive ricercando, se possibili, riscontri clinici e strumentali delle cure eseguite. Questo controllo, oltre che eticamente corretto, è indispensabile quando si trattano patologie oculari che possono essere potenzialmente invalidanti come il glaucoma, la degenerazione maculare, le cheratiti, l’ambliopia o altre ancora ed è possibile solo con il controllo costante e diretto di un medico oculista esperto che ne valuti l’efficacia.
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Malattie e disturbi degli occhi e della vista
Marzio Vanzini
Medico chirurgo oculista
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