Le fave: da ottimo alimento a legume curativo

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Le fave: da ottimo alimento a legume curativo

16-05-2013 - scritto da Valeria Grisanti

Presenti quotidianamente sulle tavole degli italiani, le fave nascondono anche proprietà benefiche spesso sconosciute

Le proprietà benefiche delle fave

Le fave: da ottimo alimento a legume curativo Le fave sono un alimento prettamente primaverile. Chi mai almeno una volta nella vita non si è trovato in un prato nel bel mezzo di un pic nic a degustare un piatto semplice quanto goloso come la classica accoppiata di fave e pecorino?

Al di là del loro utilizzo in ambito alimentare, dove le fave trovano larghissimo uso sia come legume che come stuzzichino da spizzicare magari durante una piacevole chiacchierata all’aria aperta o davanti alla televisione, non è da sottovalutare nemmeno il loro aspetto “terapeutico”.

Le fave sono ricche di vitamina c, di ferro e di fibre. Per la presenza di questi costituenti sono quindi efficaci contro le anemie e sono ottime per depurare l’organismo. La ricca quantità di fibre presenti al loro interno infatti è amica della regolarità intestinale. È anche vero però che – nonostante tra i legumi le fave siano tra i più leggeri e dietetici – anch’esse possono portare alla comparsa di effetti collaterali tipici di questo genere di alimenti come gonfiore di intestino.

Ma non è finita qui, andando a scavare tra le proprietà benefiche delle fave si fanno scoperte fantastiche! Sembrerebbe infatti che le fave siano efficaci nella lotta ai sintomi di una malattia come il Parkinson. Lungi da me dichiarare in questa sede che le fave curino questa patologia, ma studi scientifici avrebbero dimostrato come le fave, contenenti un amminoacido dal nome l-dopa, siano in grado di agire sui livelli di dopamina andando ad aumentare la sua concentrazione all’interno del cervello. Ed è proprio la dopamina uno dei principali “ingredienti” dei farmaci comunemente utilizzati per contrastare la degenerazione del Parkinson.

Esiste però una categoria di persone cui il consumo di fave può provocare molti danni: parliamo dei soggetti affetti da favismo.

Per tutti gli altri, le fave possono essere consumate sia fresche che secche, da sole o accompagnate con il pecorino. Con le fave secche è possibile preparare poi un ottimo purea di fave:

Mettere a cuocere in pentola a pressione per circa 15/20 minuti dai 3 ai 4 etti di fave secche in un po’ d’acqua. Una volta che le fave sono cotte e quindi morbide, frullare il tutto e aggiustare di sale (non esagerate però, tra poco capirete il perché!).
Una volta ottenuto un composto morbido e vellutato per i più golosi sarà possibile aggiungere un pochino di burro. E ora la ciliegina sulla torta: dopo aver fatto rosolare in una padella dei dadini di pancetta, aggiungere il tutto al purea di fave, continuare a scaldare per far amalgamare i sapori e servire!

Foto da google


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