Medicina e Magia
Medicina e Magia
La Rinascita della scienza medica nel ‘500 - (Parte I – Girolamo Cardano)
Il primo medico-mago che vogliamo ricordare è l’italiano Gerolamo Fracastoro. I suoi interessi spaziarono dalla medicina all’astronomia, dalla filosofia alla poesia.Nato a Verona nel 1476 studiò a Padova e dopo aver conseguito il dottorato in medicina nel 1505 fu ammesso nel Collegio dei medici veronesi. Nel 1545 fu nominato medico ufficiale del Concilio di Trento e fu archiatra pontificio per Paolo III. Fu membro di alcune accademie presso le quali ebbe modo di confrontare le sue idee filosofiche, i suoi studi naturalistici e i suoi scritti letterari con grandi nomi del suo tempo, quali Bartolomeo d’Alviano e il Vescovo di Verona Gian Matteo Giberti.
Il De sympathia et antipatia, è il trattato in cui Fracastoro esprime il suo pensiero sulla filosofia della natura: egli sostiene che tutte le cose del mondo, sia l'uomo sia la natura, sono tra loro connesse da una forza naturale e universale, la simpatia. In questo concetto convergono la tradizione aristotelica e quella platonica, rielaborate alla luce dell’indispensabile osservazione ed esperienza dei fenomeni fisici.
Girolamo Fracastoro è riconosciuto come uno dei fondatori della moderna epidemiologia grazie al tratto De contagione et contagiosis morbis et curatione libri tres del 1546, con il quale ipotizza e verifica che le infezioni sono dovute a corpuscoli animati – i seminaria - che hanno la capacità di moltiplicarsi nell'organismo e di contagiare altri attraverso la respirazione e altre forme di contatto.
Nel 1555 fu edita postuma l’editio princeps dell’Opera Omnia che contiene il corpus dei Carmina, il poema Ioseph, che gli fu commissionato da Alessandro Farnese e la trilogia di dialoghi – Naugerius sive De poetica, Turrius sive De intellectione, Fracastorius sive De Anima - con la quale Fracastoro approfondisce il tema dei rapporti tra sapere filosofico e attività poetica e la conciliazione tra aristotelismo e platonismo.
In campo medico ricordiamo l’opera in esametri Syphilis sive De morbo gallico sull’origine e la cura della sifilide, in cui le conoscenze medico scientifiche sono spiegate poeticamente con l’intreccio mitologico e l’elegia pastorale. Questo trattato – poema conobbe uno straordinario successo e fu tradotto in italiano, francese, tedesco e inglese.
Se la medicina fu la sua più grande passione e la disciplina in cui eccelse, non possiamo dimenticare il contributo di Fracastoro agli studi astronomici, geografici, geologici e fisici.
Come astronomo, insieme a Pietro Apiano, fu il primo a notare che le code cometarie si presentano sempre lungo la direzione del Sole, ma in verso opposto ad esso. Teorizzò la possibilità di combinare delle lenti per aiutare la vista e nel 1538 descrisse uno strumento astronomico che Galileo realizzò decine di anni dopo: il cannocchiale. Fu tra i primi a proporre la teoria secondo cui le montagne di oggi possono essere state sommerse sotto i mari e che i fossili sono resti di animali preistorici.