Osteoporosi, i sintomi da non trascurare
L'osteoporosi rende le ossa più fragili. Fratture, ecco quando sono sintomi di questa malattia.
Donne più a rischio di osteoporosi dopo la menopausa.

L'osteoporosi come è noto rende le ossa più fragili e soggette quindi a frattura. Un osso sano e giovane, resiste anche ad una caduta importante, mentre nel caso di questa patologia basta un lieve urto, un movimento sbagliato o anche solo un colpo di tosse per lesionare una vertebra o l’anca.
Va sottolineato il perché e come accade: l’osso è un tessuto “vivo” a differenza di ciò che si crede. Le ossa infatti crescono in dimensione e densità dall’infanzia all’età adulta, raggiungendo la massima tenuta e forza in tal senso intorno ai 20 anni ed in media fino ai 35. In realtà non c’è un accumulo di tessuto che ad un certo punto si ferma, è il contrario: la vita dell’osso è caratterizzata da un continuo ricambio tra cellule tissutali vecchie e nuove. Fino a questa fascia d’età quelle che si accumulano sono più di quelle che si perdono. Dopo i 35-40 anni si ha un’inversione di tendenza. L'osteoporosi si verifica quando la creazione di nuovo osso non riesce più a tenere il passo tenere il passo con la perdita del vecchio. Questo avviene molto gradualmente anche se alcune condizioni possono favorire una perdita di densità ossea più rapida. E’ quello che accade nelle donne dopo la menopausa ad esempio, a causa del crollo dei livelli di estrogeni in circolo nel sangue.
I SINTOMI
L’osteoporosi, per questi motivi non comporta sintomi iniziali, cioè quando si comincia ad avere una perdita di massa ossea. Man mano che però la malattia avanza possono subentrare alcuni disturbi come
- il mal di schiena (dovuto a micro frattura o crollo vertebrale),
- perdita di altezza ed incurvamento in avanti (tipici degli anziani per questi motivi), fino alle
- fratture conclamate che avvengono con maggiore facilità rispetto al dovuto.
Di per se stessa l’osteoporosi non comporta dolore: questo sintomo si manifesta solo nella sua più diretta complicanza che è per l’appunto la frattura ossea. Le più comuni dovute ad osteoporosi sono quelle che riguardano il polso, l’anca e le vertebre.
Proprio perché inizialmente asintomatica questa patologia, è consigliabile parlare con il proprio medico curante se si ha una menopausa precoce, familiarità con osteoporosi e fratture, o se si è fatto uso importante di alcuni farmaci come i corticosteroidi o quelli per il tumore al seno (o alla prostata). Delle terapie e modifiche degli stili di vita per prevenire, rallentare o ritardare l’osteoporosi e le sue complicanze sono possibili e fortemente consigliate.
Fonte: womensHealth.gov
Foto: Flickr
A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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