Piede d'atleta: cos'è, come si cura, come si previene

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Piede d'atleta: cos'è, come si cura, come si previene

26-07-2019 - scritto da Paola Perria

Il piede d’atleta è una fastidiosa infezione fungina che non colpisce solo gli sportivi.

Tutto sul piede d’atleta, una micosi che si contrae facilmente in piscina e in palestra.

 

Il nome scientifico è Tinea pedis – meglio noto come piede d’atleta – una infezione fungina tanto fastidiosa quanto diffusa, e non solo tra gli sportivi. Come spesso accade per le micosi, che sono appunto tipiche infezioni da parte di miceti, o funghi, microrganismi parassiti che “colonizzano” pelle e tessuti infiammandoli, anche il piede d’atleta è così chiamato perché particolarmente diffuso in ambienti dedicati agli sport acquatici. Proprio le piscine sembrano essere i luoghi in cui il contagio è più facile, perché i funghi preferiscono microclimi caldo-umidi e gli ambienti chiusi o coperti per diffondersi. Ad alto rischio sono anche spogliatoi e palestre

 

Abbiamo anticipato dunque, che il piede d’atleta si contrae per contagio, e che a sua volta è altamente contagioso. Ma vediamo di che micosi si tratta esattamente, quali sono i sintomi, e soprattutto le cure e le misure di prevenzione più efficaci.

 

COS'E' IL PIEDE D'ATLETA?

È una comune micosi prodotta da un microscopico fungo dermatofitico chiamato Trichophyton, che ha come caratteristica quello di “cibarsi” di pelle umana, o meglio, delle sue parti morte, come le unghie e gli ispessimenti. Pertanto, una volta che sia entrato in contatto con la pelle dei piedi, si insedia preferenzialmente tra il quarto e il quinto dito, ove inizia a proliferare.

 

I SINTOMI DEL PIEDE D'ATLETA

Si tratta di disturbi quanto mai sgradevoli, dovuti all’azione irritativa delle spore dei funghi, particolarmente resistenti. Ritroviamo infatti:

  • Intenso prurito
  • Desquamazione
  • Macerazione della pelle che inizia ad emanare cattivo odore
  • Bruciore
  • Sanguinamento
  • Arrossamento

 

I FATTORI DI RISCHIO

Questi microrganismi formano colonie in ambienti saturi d’acqua e di vapore, quindi caldo-umidi. Pertanto li troviamo a bordo piscina, nelle docce e negli spogliatoi, ed è questa la ragione per cui la Tinea pedis è stata chiamata piede d’atleta. Dal momento che ci muoviamo per lo più scalzi in questi ambienti, spesso molto frequentati anche da persone con una igiene non proprio scrupolosa, ecco che prendere l’infezione è davvero facilissimo. 

 

Ulteriori fattori di rischio sono i seguenti:

  • Tenere a lungo i piedi bagnati o umidi senza asciugarli
  • Indossare scarpe chiuse con i piedi sudati, e in particolare calzature non traspiranti con parti in plastica
  • Soffrire di iperidrosi o comunque sudare abbondantemente
  • Avere piccole ferite sulle dita o tra le unghie dei piedi

 

COME CURARE L'INFEZIONE DEL PIEDE D'ATLETA

Curare il piede d’atleta non è così semplice come si potrebbe pensare, l’infezione si rivela ostica e facile alle recidive. Inoltre, le piccole ferite che spesso di aprono sulla cute così indebolita, infiammata e macerata, in rari casi possono persino degenerare in infezioni ben più serie e sistemiche, con febbre e gonfiore di tutta la gamba. Insomma, anche il piede d’atleta… non va preso sotto gamba, tanto per capirci. 

 

Una volta che ci si accorga di aver contratto l’infezione, occorre dunque recarsi dal proprio medico o direttamente dal dermatologo, per la cura appropriata, che include l’applicazione di farmaci antifungini più volte al giorno fino a regressione dei sintomi. Talvolta la terapia locale non funziona, e diventa necessario ricorrere agli antimicotici per via orale.

 

Per quanto riguarda le misure igieniche, esse dovranno essere particolarmente accurate, anche per evitare di propagare l’infezione. È bene effettuare quotidianamente dei pediluvi con soluzioni di acqua tiepida e bicarbonato di sodio, sale o aceto per una buona azione disinfettante non aggressiva e per velocizzare la guarigione delle vesciche. Dopo le abluzioni i piedi dovranno essere asciugati con estrema cura – non deve restare traccia di umidità – con asciugamani puliti o salviette di carta da gettare via dopo l’uso. Chiaramente gli asciugamani non dovranno essere utilizzati da altri!

 

Un rimedio naturale abbastanza efficace per curare le micosi fungine dei piedi, e il piede d’atleta in particolare, è il tea tree oil. Si possono frizionare le parti colpite con una garza in cui siano state diluite poche gocce di questo olio essenziale. Quando ci si avvale di rimedi casalinghi fai da te, però per quanto collaudati e “innocui” possano essere, è sempre meglio informare prima il proprio medico o il dermatologo.

 

COME PREVENIRE LE RECIDIVE DEL PIEDE D'ATLETA

Una volta che la micosi sia stata debellata, deve scattare il piano B, ovvero le buone abitudini per la prevenzione delle recidive, che rappresentano una possibilità tutt’altro che remota in chi sia stato colpito una prima volta dal piede d’atleta. Ecco i consigli dei dermatologi (validissimi ovviamente anche per chi non abbia mai avuto una micosi in vita sua e non voglia scoprire cosa si prova):

  • Evitare di camminare scalzi a bordo piscina, negli spogliatori e in tutti i luoghi che abbiamo citato come preferiti dai microscopici funghi Trychophyton per proliferare. Le ciabattine sono quindi la vostra prima barriera contro questi parassiti del piede
  • Usare scarpe traspiranti, realizzate in materiali porosi che permettano alla traspirazione del piede di evaporare
  • Per la stessa ragione usare calze, calzini e collant in tessuti leggeri e/o naturali (lycra e cotone, filo di Scozia e lana merino per i calzettoni invernali) per aiutare il piede a non sudare o ad asciugarsi in fretta. Per lo sport sono in commercio ottimi calzini in filati tecnici perfetti anche per chi abbia il problema dell’ipersudorazione
  • Asciugare sempre molto bene i piedi dopo la doccia o il pediluvio prima di indossare calze e scarpe. Anche se abbiamo fretta!
  • Mai scambiarsi e condividere asciugamani, scarpe e calze
  • Ogni tanto effettuare una pedicure curativa dall’estetista. Vale per uomini e donne. Consente un controllo scrupoloso dello stato di salute di piedi e unghie, e prevede una pulizia profonda e una rimozione degli ispessimenti, calli o delle parti morte che come abbiamo visito sono particolarmente gradite dai funghi dermatofiti. Se c’è un inizio di micosi, che magari a noi può essere sfuggita, verrà individuata in fase precoce e sarà più facile e veloce curarla


A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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