Pollinosi non solo in primavera
A causa dei cambiamenti climatici i casi di pollinosi, prima circoscritti al periodo primaverile, oggi si estendono da gennaio a ottobre.
Le riniti allergiche stagionali o pollinosi ormai possono verificarsi in qualunque periodo dell'anno.
I pollini sono tra gli allergeni più diffusi, responsabili delle cosiddette riniti allergiche stagionali o pollinosi. La prevalenze delle riniti allergiche in Europa è compresa tra il 10% e il 20%. I soggetti allergici, in presenza di elevate concentrazioni di pollini nell’aria, vanno incontro a manifestazioni cliniche quali:
- occhi arrossati (o peggio congiuntiviti e prurito agli occhi)
- ostruzione nasale
- sonnolenza e incapacità di concentrazione
- secrezione nasale
- starnuti
- tosse notturna
Inoltre, la rinite allergica è un importante fattore di rischio dell’asma bronchiale.
I pollini presenti nell’atmosfera rappresentano i semi maschili delle piante, liberati nell’aria durante la stagione di fioritura, per garantire la riproduzione. Non tutti i pollini sono responsabili delle allergie, ma solo quelli che provengono da piante anemofile, cioè quelle piante che affidano al vento la diffusione del loro polline. Hanno dimensioni che variano a seconda della specie da un minimo di 5 micron ad un massimo di 200 micron.
Le diverse condizioni metereologiche e climatiche influenzano la distribuzione delle famiglie botaniche sul territorio ed il loro periodo di fioritura: l’aria calda e secca, così come il vento, favoriscono la dispersione dei pollini mentre l’umidità tende a ritardare la pollinazione e la pioggia fa cadere i pollini al suolo.
Per quanto riguarda la stagionalità dei sintomi, negli ultimi anni si è assistito ad un ampliamento e ad una modificazione della tipica stagione nella quale prevalevano i disturbi da pollinosi. I periodi classici erano:
- aprile-giugno per le allergie alle graminacee o all’ulivo
- maggio e settembre per quelle alle urticacee, soprattutto la parietaria
Oggi invece, distinguiamo tre tipi di pollinosi:
- La "pollinosi precoce o pre-primaverile", che si manifesta tra gennaio e marzo, provocata dai pollini di: ontano, nocciolo, carpini, betulla e pioppo
- La classica “pollinosi primaverile-estiva” (tra aprile e luglio con una breve ripresa a settembre) è dovuta principalmente ai pollini di piante erbacee, soprattutto alle graminacee, ma anche a pollini di erbe selvatiche e ad alberi come l’olivo (soprattutto nelle regioni meridionali)
- La "pollinosi estivo-autunnale" invece è dovuta soprattutto a pollini di Composite (ambrosia, tarassaco, assenzio, margherite).
Come sempre la prevenzione è fondamentale, è necessario quindi essere ben informati sulle piante alle quali si è allergici, conoscere il loro periodo di fioritura e consultare regolarmente un calendario pollinico.
A cura di Laura C., Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, redattrice medico-scientifica dal 2013.
ForumSalute
ForumSalute su Facebook
ForumSalute su Twitter
ForumSalute su Google+
ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.