Non solo frutta e verdura, in primavera proviamo a portare in tavola piatti originali conditi con... i fiori!

Portare i fiori nel piatto? Si può

A cosa associate la primavera? Ai primi caldi, al sole, alle lunghe giornate e... ai fiori. Anzi, soprattutto ai fiori, che colorano i prati e che ingentiliscono i rami degli alberi che l'inverno aveva reso duri e spogli, tristi. Delicate Primule, garofani, umili margherite di campo, papaveri e ciclamini con i loro colori decisi, narcisi, fresie profumatissime, viole vellutate e soprattutto rose di tutti i colori cominciano a popolare i nostri giardini e allietano le nostre case. E allora, perché non richiamare la primavera, attraverso i suoi simboli più romantici e freschi, anche in tavola? No, non parliamo di semplice decorazione, di ornamento "non edibile", bensì di vero e proprio ingrediente per i nostri piatti primaverili. Infatti, anche se non siamo abituati a prenderli in considerazione, molti fiori sono buoni da mangiare, proprio come la frutta o gli ortaggi, e possiedono ottime proprietà nutritive e un gusto piacevole tutto da scoprire. Grazie alle loro virtù depurative, sono perfetti da inserire in una dieta disintossicante in vista dell'estate. Quali fiori, però, sono adatti ad essere usati come condimento per le nostre ricette? Non tutti, naturalmente, ma alcuni sono assolutamente perfetti e guardacaso sono anche tra i più comuni e facili da reperire. Vediamone alcuni:

• Rose: le regine, i fiori più belli e più eleganti, sono anche ottimi al palato, dotati di un gusto più o meno intenso a seconda della colorazione dei petali. Una rosa rossa sarà dunque più saporita di una bianca di una rosa. In quali pietanze possiamo inserirle? Le rose sono adatte a ricette dolci, come i gelati, alla preparazione di squisite marmellate e salse, e non ultimo a dissetanti bevande. Ma possiamo usare i loro profumati petali anche per aromatizzare l'aceto per l'insalata
• Viole: delicate, associate a virtù muliebri come la verecondia (da romanzo ottocentesco), le viole mammole hanno un gusto ottimo, simile a quello della menta. Si possono usare per raffinati primi piatti - ad esempio il risotto, in questo caso i petali andranno aggiunti solo a cottura ultimata - per insalate freschissime e per bevande dissetanti. Ma una ricetta antica e classica è quella della violette candite, da usare anche per decorare budini, mousse e cioccolatini
• Garofani (da non confondersi con i chiodi di garofano, una spezia dal gusto molto forte): fiore dai mille colori, molto resistente e decisamente allegro, il garofano ha un sapore dolcissimo, perfetto per portare in tavola un tocco di primavera. Ideale per profumare bevande e liquori, il nostro garofano può diventare anche inedito condimento per un piatto di spaghetti. In pratica non avremo che da preparare un semplice ragù rosso con la polpa macinata di manzo solo che, alla classica rosolatura del trito di cipolla, carota e sedano, uniremo anche i petali lavati e tritati di un garofano bianco. Davvero un tocco di gusto in più per stupire i vostri ospiti
• Terminiamo con un vero e proprio classico: il dente di leone o fiore di tarassaco, talmente comune che tutti noi, almeno da bambini, l'avremo mangiato "in purezza". Il suo gusto fresco si sposa bene anche in agrodolce, e possiamo usare i suoi petali per condire un buon piatto di pasta o un dietetico contorno di verdure. Non resta che provare!

Foto| di miss karen per Flickr