Salute mentale: ad ogni problema il suo psicobiotico

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Salute mentale: ad ogni problema il suo psicobiotico

30-11-2020 - scritto da Paola Perria

Su quali disturbi della mente e dell’umore hanno effetto gli psicobiotici? Parola all'esperto Microbiologo.

Con l'aiuto del Dr. Manuele Biazzo, scopriamo quali sono i migliori psicobiotici per ogni problema.

È possibile che stati di squilibrio dell’umore, o persino patologie psichiatriche, abbiano tra le cause quella che i medici chiamano disbiosi intestinale? La risposta è sì e sta nel cosiddetto asse intestino-cervello, ossia in quel collegamento che unisce in direzione biunivoca la pancia con la mente. In particolare, esiste un meccanismo che intercorre tra la digestione (cui collaborano attivamente i batteri della microflora intestinale), e la stimolazione o inibizione nella produzione - a livello cerebrale - di quegli ormoni che sono collegati proprio con stati di ansia, di stress e persino di depressione profonda.

 

Andando ad agire sulla buona digestione, è dunque possibile migliorare la comunicazione intestino-cervello e di conseguenza alcune condizioni psichiatriche. Utilissimi a questo scopo sono una particolare categoria di probiotici chiamati, non a caso, psicobiotici. Del loro ruolo nell’ambito della salute mentale e di come agiscono a livello cerebrale, abbiamo già accennato con il Microbiologo Manuele Biazzo. In questa seconda parte dell’intervista andiamo a scoprire, studi alla mano, su quali disturbi della mente e dell’umore hanno effetto gli psicobiotici.

 


 

Manuele Biazzo, Dottore in Biologia Molecolare, socio e direttore di The Bio Arte

 


 

Dr. Biazzo, quali sono i migliori psicobiotici per ogni problema?

Sono otto gli psicobiotici che, negli studi condotti su essere umano e animale, hanno dimostrato di diminuire lo stress e aiutare a trattare i disturbi d'ansia. Vediamoli in breve:

1) Il Lactobacillus rhamnosus è presente nell'intestino umano ed è una delle specie probiotiche più popolari che si trovano negli integratori. La ricerca preliminare suggerisce che l'integrazione con questo batterio può ridurre l'ansia negli esseri umani. Come? Modificando l'espressione dei recettori GABA, ossia del principale neurotrasmettitore inibitorio e rilassante nel sistema nervoso centrale. Quando però i ricercatori hanno rimosso parte del nervo vago delle cavie, il Lactobacillus rhamnosus non ha ridotto la loro ansia! Da ciò si deduce che gli psicobiotici comunicano con il cervello e migliorano la salute mentale proprio attraverso il nervo vago. Altri studi hanno scoperto che il Lactobacillus rhamnosus riduce il comportamento ansioso indotto dallo stress.

2) Il Bifidobacterium longum è un altro batterio presente nell'intestino umano. Viene spesso aggiunto agli alimenti perché utile a prevenire la crescita di organismi patogeni, e studi preliminari lo suggeriscono nel trattamento della depressione. Evidenze scientifiche svelano che può ridurre il cortisolo e alleviare il disagio psicologico negli esseri umani, comprese ossessioni, compulsioni, paranoia, ansia. Numerose ricerche sugli animali mostrano anche che il Bifidobacterium longum può ridurre significativamente, “normalizzandolo”, il comportamento ansioso, come quello indotto da infiammazione nei topi. Anche questo ceppo batterico agisce attraverso il nervo vago.

3) Il Lactobacillus plantarum è un'altra specie probiotica che può ridurre l'ansia. In uno studio, è stato somministrato a pazienti con sindrome dell'intestino irritabile, i quali hanno potuto sperimentare un calo nel loro livello di ansia e un miglioramento nella qualità di vita. Gli studi sugli animali dimostrano anche che il Lactobacillus plantarum può indurre cambiamenti positivi nei comportamenti emotivi, riducendo quelli ansiogeni. Questo perché in grado di innalzare i livelli di dopamina e di serotonina, abbassando quelli del cortisolo, nonché riducendo l'infiammazione interna.

4) Il Lactobacillus helveticus è un ceppo probiotico che ha dimostrato di inibire la produzione di cortisolo con effetti anti-ansia negli esseri umani, arrivando persino a ridurre i pensieri paranoici e ossessivo-compulsivi. Va infatti premesso, come dimostrano ricerche su modello animale, che una dieta in stile occidentale può modificare negativamente il microbioma intestinale, aumentando l'infiammazione a livello cerebrale con effetti ansiogeni. Ma il Lactobacillus helveticus è in grado di proteggere da questa conseguenza, riducendo sia la neuroinfiammazione che l’ansia.

5) Il Lactobacillus reuteri è un batterio con effetti antinfiammatori che gli scienziati hanno scoperto per la prima volta negli anni ottanta, che di norma alberga nell'intestino umano ma non in quello di tutti gli esseri umani e non allo stesso livello. Pertanto, potrebbe essere necessario integrarlo ex novo, laddove assente o scarsamente presente. La ricerca mostra che il Lactobacillus reuteri può inibire i comportamenti ansiosi negli animali riducendo i livelli di cortisolo e alterando l'espressione dei recettori GABA. Un altro studio ha scoperto che l'assenza di Lactobacillus reuteri causa deficit sociali negli animali. Attenzione: quando questo batterio è stato somministrato nell’intestino animale, i ricercatori sono stati in grado di invertire alcuni dei loro deficit comportamentali, che erano in tutto simili ai sintomi dell'ansia sociale e dell'autismo negli esseri umani. Per queste sue caratteristiche, il Lactobacillus reuteri è sicuramente il ceppo psicobiotico che vale la pena di studiare più a fondo se si vuole potenziare la ricerca nella lotta contro l'ansia sociale o i sintomi dell'autismo.

6) Il Lactobacillus casei è un altro batterio presente nell'intestino umano che ha effetti antiossidanti e antinfiammatori. In uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, ai pazienti con sindrome da stanchezza cronica e problemi digestivi è stato somministrato come supplemento giornaliero per due mesi. Trascorso questo lasso di tempo, i partecipanti allo studio hanno avuto una significativa diminuzione dei sintomi ansiosi. Quindi questo è un buon psicobiotico da provare per chi sperimenti sintomi quali stanchezza e problemi digestivi associati all’ansia.

7) Il Lactobacillus fermentum è un'altra specie che fa parte del microbioma umano e si trova comunemente nelle verdure fermentate. Non è stato studiato tanto quanto altre specie probiotiche, ma da promettenti ricerche preliminari sembra avere anch’esso proprietà ansiolitiche, soprattutto in chi abbia una lunga storia di trattamenti antibiotici. Lo studio mostra che gli antibiotici possono scatenare l'ansia negli animali alterando il microbioma, ma che somministrando loro il Lactobacillus fermentum, è possibile abbassare l'infiammazione e neutralizzare gli effetti psicotici e ansiogeni causati da questa classe di farmaci. Quindi, per chi abbia fatto ricorso a frequenti terapie antibiotiche nel corso degli anni, e abbia osservato un peggioramento dell’ansia come effetto collaterale, vale la pena provare un integratore psicobiotico con Lactobacillus fermentum.

8) Infine il Bifidobacterium breve è un batterio benefico presente nel latte materno e nell'intestino umano, ma che diminuisce man mano che si cresce e si invecchia. Gli studi mostrano che esso può ridurre, come gli altri psicobiotici, il comportamento ansioso negli animali, i quali dopo la somministrazione raggiungono risultati migliori nei test cognitivi. Queste evidenze rendono il Bifidobacterium breve un'ottima opzione psicobiotica quando l’ansia comprometta le performance cognitive e interferisca con la capacità di completare un compito.

 

Leggi la prima parte dell'intervista per capire cosa sono e a cosa servono gli psicobiotici.

 


 

Referenze scientifiche della prima e seconda parte dell'intervista:

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A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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