TUMORI: ruolo dei radicali liberi
Prevenire il cancro modificando le nostre abitudini alimentari
In Europa, i tumori sono responsabili del 20% circa di tutti i decessi.
Si stima che una percentuale rilevante di tutte le morti per cancro siano attribuibili a fattori alimentari.
Nello stato di salute e di malattia c'è un delicato equilibrio tra ossidanti e antiossidanti. Questo equilibrio è essenziale per la salute. Oggi si pensa che i radicali liberi aggrediscano il DNA e i cromosomi, diventando una causa di cancro, e che gli antiossidanti li blocchino.
Il cancro può essere quindi prevenuto modificando le nostre abitudini alimentari.
Numerosi studi mostrano che la dieta mediterranea può prevenire alcuni tipi di cancro. L'olio extra vergine di oliva è l'unico olio spremuto direttamente da un frutto che fornisce fenoli e vitamina E, tutte sostanze antiossidanti. Diversi studi epidemiologici infatti indicano che il consumo regolare di olio extra vergine di oliva è inversamente correlato a diversi tipi di tumore. Tali studi mostrano che l'incidenza del cancro colonrettale, così come quella del cancro al seno, è di gran lunga maggiore nei paesi del Nord Europa rispetto a quelli dell'Europa meridionale.
Si è scoperto inoltre che la presenza di olio di oliva nella dieta svolge un'azione protettiva contro lo sviluppo del cancro colonrettale in quanto influisce sulle strutture degli acidi biliari secondari presenti nel colon, che a loro volta influenzano il metabolismo delle poliammine negli enterociticolonici secondo modalità che riducono la trasformazione della mucosa normale in adenoma e carcinoma. L'olio extra vergine di oliva svolge un ruolo protettivo anche nei confronti del tumore del primo tratto digerente (cavo orale, faringe, esofago), dell'endometrio e dell'ovaio. Riduce infine l'insorgenza del tumore della prostata. Inoltre secondo altri studi scientifici i polifenoli contenuti nell'olio d'oliva, contribuiscono ad eliminare le sostanze che favoriscono la proliferazione delle cellule cancerose, infatti tra le donne dei paesi Mediterranei rispetto a quelli della popolazione femminile Americana, esiste una minore incidenza di tumori, gli ultimi studi sono stati condotti in Svezia dove i ricercatori sostengono che un cucchiaino di 10gr al giorno di olio extravergine d'oliva, può ridurre il rischio di tumore al seno del 45%, bisogna ripartire da questi dati per attivare ulteriori ricerche sanitarie, in seguito sostenere campagne commerciali e sociali, per la diffusione del consumo di olio d'oliva e di grassi mono-insaturi.
Nel meriodione d' ITALIA sono anche le foglie di Olive ad essere consumate come medicina alternativa, infatti le foglie bollite in acqua e filtrate sono bevute per abbassare la tensione, genera un' effetto ipotensivo come dilatore delle coronarie, inoltre ha come effetto un'azione antiaritmica sul cuore dovuto ad una sostanza contenuta nelle foglie l' oleuropeoside, è quindi indicato in erboristeria contro l'ipertensione, l'arterioscleorsi e le malattie delle coronarie ma anche come diuretico ed ipoglicemiante.Si può anche ottenere un'olio medicinale macerando insieme all'olio vergine d'oliva le cipolle di tropea tagliate fini, quest'olio si può applicare in unzioni, per le screpulature della pelle, per i dolori reumatismi, sui geloni ecc..
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
L'alimentazione ricca di grassi animali e di acidi grassi saturi aumenta la quantità di colesterolo nel sangue e rappresenta uno dei principali fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, per prevenire l'aumento del colesterolo ed in generale per godere di buona salute, non basta l'adozione di una dieta povera di grassi, in quanto si tenderebbe ad abbassare sia il colesterolo buono sia quello cattivo, con un evidente scompenso della funzionalità corporea. Una dieta ricca di olio extra vergine di oliva aiuta a mantenere bassi i livelli di LDL (il colesterolo cattivo) mentre non diminuisce i livelli di HDL (il colesterolo buono, detto spazzino delle arterie), che viene protetto dagli acidi grassi monoinsaturi di cui è ricco l'olio extra vergine di oliva. Su soggetti sottoposti ad una dieta basata sull'uso prevalente di olio di oliva, ricca di acidi grassi insaturi (principalmente monoinsaturi) e a basso contenuto di acidi grassi saturi:
• si riduce il colesterolo circolante LDL;
• si riduce l'incidenza di infarto del miocardio e i casi di morte improvvisa;
• si diminuisce la pressione arteriosa sistolica e diastolica;
• rispetto ai soggetti che continuano con la dieta continentale, particolarmente ricca di grassi animali e margarine (quindi ricca di acidi grassi saturi e povera di insaturi).
Risulta inoltre che i polifenoli e la vitamina E contenuti nell'olio extra vergine di oliva attraverso il loro potere antiossidante:
• diminuiscono la formazione di radicali liberi dell' ossigeno implicati nell'infarto come nell'invecchiamento cellulare;
• prevengono in parte lo sviluppo di aterosclerosi (di per sè fattore di rischio per l'ischemia coronarica).
Prove scientifiche suggeriscono inoltre che la dieta mediterranea nel suo complesso e cioè pochi acidi grassi saturi, tanti acidi grassi monoinsaturi, nonchè carboidrati, fibre e i micronutrienti hanno un effetto benefico sulla pressione sanguigna riducendo il rischio di trombosi.
L'olio extra vergine di oliva influisce positivamente anche sul diabete.
Un'alimentazione iperlipidica per la presenza dell'olio extra vergine di oliva, rappresenta una valida alternativa alle diete ricche di carboidrati in quanto migliora il profilo glucidico nel sangue, permette un migliore controllo del metabolismo lipidico e, fornendo un buon apporto di agenti antiossidanti, limita la formazione di sostanze nocive.
Categorie correlate:
Dieta, Alimentazione e Integrazione Nutrizionale
Malattie, cure, ricerca medica
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it