Un collirio per la Retinite Pigmentosa e la Degenerazione Maculare Secca
Iniziata la fase conclusiva di uno studio clinico sulla soluzione oftalmica di unoprostone isopropilico nella cura della Retinite Pigmentosa
La casa farmaceutica giapponese R-Tech Ueno ha iniziato la fase 3 (fase conclusiva) di uno studio clinico sulla soluzione oftalmica di unoprostone isopropilico nella cura della Retinite Pigmentosa.
I primi studi sull'uomo mostrano che il farmaco, originariamente sviluppato per il trattamento del glaucoma, ha un potenziale per il trattamento della retinite pigmentosa e della degenerazione maculare senile. Si ritiene che l'unoprostone agisca rallentando l'apoptosi (morte cellulare) e che possa anche migliorare il flusso di sangue della retina.
I soggetti trattati con la dose più alta negli studi iniziali avevano maggiori probabilità, rispetto a quelli trattati con placebo, di avere un significativo miglioramento della visione crepuscolare e notturna. Vi erano anche maggiori probabilità di ottenere un miglioramento della loro vita di relazione grazie al miglioramento della vista.
I primi studi, inoltre, dimostrano che l'unoprostone può proteggere la vista da un ulteriore deterioramento. Durante i sei mesi dello studio, il 21,2 per cento delle persone che ricevono il placebo ha perso un po' di sensibilità visiva, mentre solo il 2,6 per cento di quelli trattati con alto dosaggio del farmaco avevano subito una perdita di sensibilità.
La sperimentazione in fase 3 ha lo scopo di valutare l'efficacia e la sicurezza dell'unoprostone in 180 pazienti affetti da Retinite Pigmentosa.
In più, è in corso in Europa uno dei primi test di prova della fase 2 dello studio dell'unoprostone nelle persone con degenerazione maculare secca.
Riusciremo a vincere anche queste due ardue battaglie?