Vertigini: perché all'improvviso tutto ci gira intorno?

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Vertigini: perché all'improvviso tutto ci gira intorno?

13-01-2016 - scritto da Paola Perria

All’origine della vertigini spesso c’è una malattia dell’orecchio. Vediamo di cosa si tratta.

Cause e cure delle vertigini ricorrenti.

Vertigini: perché all'improvviso tutto ci gira intorno?

Ci alziamo e… all’improvviso tutto inizia a girarci intorno, come se fossimo in mezzo ad un mare in tempesta. Sono le vertigini, un malessere che può diventare invalidante, provocare nausea e vomito e costringerci all’immobilità più assoluta. Si tratta, però, di un sintomo, che spesso viene erroneamente attribuito a patologie tra le più svariate che nella maggior parte dei casi nulla hanno a che vedere con tale disturbo. In effetti esiste molta confusione in merito.

Tendiamo a considerare il termine vertigine come a-specifico, nel senso che sotto questa definizione accorpiamo malesseri eterogenei che si manifestano anche in modo diversissimo. Ad esempio diciamo di aver avuto un attacco di vergini quando ci sentiamo svenire (come accade in caso di sincope occasionale benigna), o quando sperimentiamo quel senso di testa pesante o di stordimento tipica delle crisi di artrosi cervicale acute. Per generiche vertigini indichiamo il mal d’auto o di mare, la paura delle altezze e del vuoto, o i cali pressori che ci fanno diventare le gambe “molli”, la momentanea perdita dell’equilibrio.

n realtà, la “vera” vertigine è un sintomo più circoscritto, definibile come “falso senso di movimento”. In pratica abbiamo una vertigine quando, pur perfettamente immobili, vediamo la stanza girare attorno a noi, un disagio talmente forte che a sua volta genera nausea e vomito.

Un attacco di vertigine può durare pochi minuti o molte ore, ripresentandosi anche più volte al giorno.

Questo tipo di disturbo ha, nella maggior parte dei casi, tre cause possibili, e tutte e tre coinvolgono l’orecchio. E tuttavia non è la labirintite (infiammazione del labirinto, il centro dell’equilibrio dell’orecchio interno) la malattia che con più probabilità causa il senso di vertigine, quanto altre forme morbose che interessano il labirinto ma che non sono determinate da un’infezione specifica di quest’area. E’ più facile, infatti, che le cause siano la sindrome di Ménière, o una vertigine parossistica posizionale benigna o canalolitiasi, o una neurite vestibolare.

 

La sindrome di Ménière è un disturbo che colpisce l'orecchio interno ed è provocata dall'aumento della pressione del liquido contenuto proprio nel labirinto auricolare, detto endolinfa, per cui si verifica una condizione definita idrope endolinfatica. La sindrome di Ménière può colpire un solo orecchio o entrambi, e i sintomi, oltre alle vertigini, sono i seguenti:

La malattia può avere dei periodi di regressione e altri in cui i sintomi si acutizzano, ma dal momento che in genere non guarisce da sola è importante giungere quanto prima ad una diagnosi parlando dei propri sintomi con il medico e sottoponendosi ad esami specifici tra cui test audiometrico e risonanza magnetica.

Una volta diagnosticata, la sindrome di Ménière si può trattare in diversi modi a seconda della gravità. Per attenuare i sintomi si somministrano farmaci anticolinerigci e antiemetici contro la nausea, benzodiazepine per i fenomeni neurologici, farmaci diuretici e osmotici per facilitare il drenaggio interno dell'endolinfa, corticosteroidi per ridurre l'infiammazione.

Nei casi più severi si ricorre all’intervento chirurgico per drenare il liquido in eccesso che comprime il labirinto. Purtroppo non sempre queste terapie sono risolutive, e molti pazienti con il tempo finiscono per perdere parte della loro capacità auditiva per sempre. 

 

Veniamo alla vertigine parossistica posizionale benigna o canalolitiasi. Questa patologia colpisce il labirinto ma è provocata da un distacco dei cristalli di calcio che si trovano lungo le pareti dell’orecchio interno e finiscono nei tre canali semicircolari che costituiscono il labirinto andando a sollecitare in modo anomalo i recettori del movimento. Questa è la ragione per cui abbiamo la falsa sensazione che tutto si muova attorno a noi. Le vertigini in questo caso sono brevi ma molti intense, anche solo pochi secondi, ma lasciano una sensazione di perdita dell’equilibrio. Spesso le crisi sono scatenate da uno brusco cambiamento di posizione della testa.

Come si cura la vertigine parossistica posizionale benigna? In questi casi la cosa migliore è recarsi dall’otorino che con una semplice manovra libererà i canali del labirinto dai piccoli calcoli eliminando così il sintomo della vertigine.

 

Infine, la neurite vestibolare, l’ultima probabile causa delle vertigini ricorrenti. Si tratta di una infiammazione virale determinata dal virus dell’Herpes (lo stesso che provoca le bollicine labiali o il “fuoco di sant’Antonio”) che si risveglia provocando l’infiammazione dei nervi vestibolari. Si cura con l’assunzione di un antivirale specifico o cortisonici per spegnere l’infiammazione interna.

La neurite vestibolare ha un esordio abbastanza drammatico, con vertigini intense non determinate da movimenti o cambi di posizione della testa, associate a  nausea e vomito. Le crisi possono durare giorni, pertanto è bene recarsi quanto prima del medico per la diagnosi (in genere molto veloce) e la terapia corretta.

 

Foto via Pinterest

 

Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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