Intestino irritabile e ansia: un legame da spezzare
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) comporta molte limitazioni nella vita di ogni giorno, che contribuiscono ad esacerbare i sintomi.
Percorso informativo sull'asse intestino-cervello: perché l'IBS spesso si accompagna ad ansia sociale.
Una buona percentuale di chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile (IBS), vive in uno stato di ansia. Uno dei sintomi del disturbo, infatti, è il dolore addominale ricorrente accompagnato da una diarrea, spesso incontenibile, che può presentarsi in momenti del tutto inappropriati: al lavoro, durante un appuntamento romantico o una cena tra amici, al cinema, nel corso di un viaggio in macchina, nel bel mezzo di una lezione universitaria o di un convegno.
Quando si è fuori casa può diventare pertanto fondamentale accertarsi di avere un bagno – possibilmente in perfette condizioni igieniche – a cui ricorrere con tempestività. E se non si conosce il luogo in cui ci si trova, diventa tutto più difficile. C’è allora chi scarica sullo smartphone una app appositamente progettata per indicare la prima toilette disponibile nella zona. E chi opta per la soluzione più radicale: evitare di uscire e di spostarsi.
Altro sintomo comune della sindrome dell’intestino irritabile è il gonfiore addominale con difficoltà digestive e meteorismo. Anche in questo caso, quante persone rinunciano alle cene al ristorante, alle pizzate o agli aperitivi tra amici, se non sono certi di poter mangiare con tranquillità quello che trovano sul menù!
L’ansia sociale, è appunto, quella condizione di tensione, di allerta continua che affligge chi sappia di avere un problema “esplosivo” che può presentarsi, come una spada di Damocle, in qualunque momento della vita quotidiana. Un problema imbarazzante di cui non si può parlare liberamente, ma che proprio per questo va a compromettere la vita sociale, lavorativa e persino il rapporto di coppia.
Ebbene, l’IBS è il tipico problema che produce ansia sociale e un forte stato di stress. E, al tempo stesso, i suoi sintomi sono esacerbati proprio dall’ansia e dallo stress!
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Diarrea, dolore addominale, gonfiore?
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Sindrome dell’intestino irritabile: il ruolo dell’ansia
L’IBS è una condizione multifattoriale, in cui la parte mentale gioca un ruolo chiave. L’ipersensibilità viscerale, l’assottigliamento delle pareti intestinali e l’eccessiva motilità del colon sono, infatti, in parte indotti da un’anomala connessione tra sistema nervoso centrale e sistema nervoso enterico. Insomma, l’asse intestino-cervello non funziona a dovere.
Purtroppo, in questa alterazione cronica, l’ansia sociale e l’alto livello di stress che si riscontrano in chi abbia questo tipo di sensibilità, rischiano di accentuare i sintomi e impedirne il superamento. Un circolo vizioso o, con un’immagine più fantasiosa, un gatto che si morde la coda…
Che fare? Piccole strategie quotidiane per vincere l’ansia sociale quando si soffre di IBS
Non ci sono formule magiche che aiutino a risolvere in un colpo solo i tanti disagi prodotti dall’IBS. Ma quel che è certo è che non si può rinunciare a vivere, per timore di un attacco di diarrea. Ma allora, cosa si può fare, concretamente?
Parlarne. Un aiuto può arrivare da partner, familiari, parenti, amici, colleghi, insomma da tutti coloro con i quali si abbiano rapporti quotidiani o regolari. Parlare significa condividere, far sapere che si ha una difficoltà, chiedere e ottenere aiuto.
Se le persone che stanno intorno a te sanno che devi sempre avere un bagno vicino a disposizione, che senti di poter mangiare con tranquillità solo certi cibi, e che non hai una grande autonomia nei viaggi lunghi, potrebbero venirti incontro, e già solo così i tuoi livelli di ansia si ridurrebbero. Non c’è nessuna vergogna nel mostrare una vulnerabilità fisica come questa. E troveresti molto più aiuto nell’esporti con sincerità, che non nel voler nascondere a tutti i costi un problema di cui non hai colpe, finendo per apparire asociale.
Ci sono poi molti modi per gestire l’ansia, basta trovare il tuo. Per scoprire i più efficaci, ti invitiamo a rimanere in contatto con noi. Nei prossimi giorni ti proporremo un contenuto proprio su questo argomento, non perderlo!
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A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.