Addormentarsi in automobile

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Addormentarsi in automobile

18-02-2014 - scritto da neuropsicoclinica

Addormentarsi in automobile
Pur desiderando di essere vigili, capita di addormentarci nel momento e nelle condizioni meno opportune, spesso anche durante la guida dell’automobile.

Il fenomeno della tendenza all’addormentamento durante la guida è purtroppo molto diffuso. Ci sono situazioni in cui l’automobilista ritarda volutamente la fase del sonno, manipolando intenzionalmente il ritmo veglia-sonno, e continua a guidare in ore notturne, incurante dello stimolo di addormentamento, pena la riduzione della vigilanza e lo scadere delle prestazioni connesse alla guida con elevato rischio potenziale di incidente stradale. Vi sono poi i casi di sonnolenza diurna, caratterizzata da tendenza all’addormentamento e riduzione della vigilanza, responsabili dall’1% al 4% di incidenti stradali mortali.

Indipendentemente da situazioni individuali, intenzionali o patologiche, è utile per l’automobilista sapere che il ritmo circadiano della vigilanza ha un andamento fluttuante per cui si registrano due picchi di sonnolenza fisiologica (sleep gates): dalle 04.00 alle 06.00 e dalle 14.00 alle 16.00, indipendentemente sia dalla quantità di ore di sonno della notte precedente che dall’assunzione di cibo a pranzo. La sonnolenza diurna viene per altro favorita da insonnie pregresse, dalla monotonia autostradale, da pasti abbondanti e consumo di alcolici prima di mettersi in viaggio e dall’aumento della temperatura ambientale interna ed esterna all’abitacolo.

A livello più soggettivo, quando l’automobilista non sia un lavoratore turnista dove lo sfasamento del ritmo veglia-sonno è quasi consequenziale, la sonnolenza diurna fa riferimento sia alla riduzione della quantità di ore di sonno che della qualità del sonno nella notte precedente, dove una restrizione, anche di sole due ore, diventa importante fattore di rischio, sia pure l’uso di farmaci interferenti con i meccanismi del ritmo veglia-sonno (non solo psicofarmaci). Pertanto è doveroso per l’automobilista, prima di mettersi in viaggio, non solo aver dormito soddisfacentemente ma aver letto preventivamente il foglietto illustrativo di eventuali farmaci, ma anche di fitoderivati assunti, per verificare che non ci sia incompatibilità con la guida.
Varie possono essere le cause che portano l’automobilista a dormire, suo malgrado, di giorno durante la guida.

Quando le cause sono individuabili (“ipersonnie secondarie”), i “colpi di sonno” diurni possono dipendere da diverse psicopatologie, da patologie della respirazione, da disturbi sistemici di competenza internistica, da disturbi neurologici anche importanti, o da un pregresso trauma cranico.

Come per l’insonnia, anche nella valutazione clinica dei disturbi da eccessiva sonnolenza vanno ricercate prioritariamente eventuali cause, organiche (solitamente neurologiche) e psicopatologiche (solitamente depressione, ma anche schizofrenia o altre psicopatologie). Quando nella vita di una persona sono presenti sia problemi di insonnia che di ipersonnia, il ritmo sonno-veglia viene desincronizzato e si tratta allora di un disordine del ritmo circadiano sonno-veglia, che può presentarsi a fase di sonno anticipata (andar dormire e svegliarsi troppo presto) o ritardata (nei “nottambuli”), con conseguente difficoltà ad ottemperare agli impegni sociali, oppure a ritmo irregolare, con alternarsi di episodi di sonno-veglia disorganizzati e variabili nel corso delle 24 ore. Per tali disordini, relativi al ritmo circadiano, il trattamento che, in tanti casi, ha riscosso maggiori successi è la fototerapia o terapia della luce (light therapy), consistente nell’esposizione del paziente ad una particolare apparecchiatura professionale erogante luce ad ampio spettro, sovrapponibile a quello solare, di intensità di almeno 2500 lux, associata ad altre metodiche non farmacologiche di prima scelta.

Infine in situazioni non patologiche, in caso di viaggi lunghi e monotoni in automobile dove ci potrebbe essere il rischio di addormentamento non voluto, si consiglia all’automobilista, sensibile alla propria e altrui incolumità, di evitare di viaggiare di notte, di sostare periodicamente in appositi luoghi di sosta sicuri e, dopo aver preso le più comuni norme di sicurezza per il proprio mezzo, di riposarsi, o dormire se necessario, quanto basta per poter riprendere il viaggio. I fitoterapeuti esperti in aromaterapia consigliano di mettere, inoltre, durante la marcia, sulla bocchetta dell’aria e sui polsi, alcune gocce di olio essenziale di lemon grass, così da favorire un uso più convenzionale dell’automobile.
Paolo Zucconi, psicoterapeuta comportamentale a Udine.
 
liberamente tratto da: Paolo Zucconi, Il Manuale pratico del benessere, Edizioni Ipertesto, pag. 300
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Psiche, psicologia




Dr Paolo G. Zucconi
Specialista in Psicoterapia cognitiva e comportamentale
Certificato Europeo di Psicoterapia (E.C.P.)
con Master universitari in
Sessuologia clinica, Fitoterapia e Nutrizione
diplomato in:
Naturopatia olistica e Ipnosi clinica
STUDIO DI NEUROPSICOLOGIA CLINICA, SESSUOLOGIA E PSICOTERAPIA
UDINE-V.LE VENEZIA 291-TEL. 0432/233006

Profilo del medico - neuropsicoclinica

Nome:
PAOLO ZUCCONI
Comune:
UDINE
Telefono:
0432/ 233.006
Professione:
Medico in casa di cura privata
Specializzazione:
Psicologia, Scienze dell'alimentazione, Medicina alternativa, PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE E SESSUOLOGIA CLINICA
Contatti/Profili social:
sito web


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