8 possibili manifestazioni dell'ansia

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8 possibili manifestazioni dell'ansia

14-09-2021 - scritto da Paola Perria e Viviana Vischi

Panoramica sui disturbi d'ansia, con focus particolare su fobia sociale e disturbo ossessivo compulsivo: cosa sono e come riconoscerli.

I sintomi dei più comuni disturbi d'ansia.

 

Ansia e paura sono strettamente collegate. Se sei una persona ansiosa, lo sai benissimo. Sai che ci sono situazioni che ti gettano nel panico, anche solo ad immaginarle. A volte la paura è talmente tanta che, semplicemente, ti tiri indietro. Tuttavia, non sempre la tua ansia è gestibile, e non sempre è rivolta contro qualcosa di inafferrabile. A volte le tue paure si chiamano fobie e sono dirette verso qualcosa di molto concreto che ti paralizza.

 

Prima di approfondire 8 diverse tipologie di ansia che possono manifestarsi, partiamo dal definire il concetto generale di questo disturbo assai comune: ne soffrono ben 264 milioni di persone nel mondo!

 

COS'E' L'ANSIA

Se ansia fa rima con paura, nondimeno fa rima con stress. In minima parte, tutti gli esseri umani sviluppano un atteggiamento ansioso in risposta ad uno stimolo stressogeno: fa parte della nostra capacità innata di adattamento all’ambiente esterno. L’ansia, infatti, comporta l’attivazione di ormoni che agiscono con sintomi tipici dello stato di pre-allarme. Ad esempio, puoi sperimentare un aumento del battito cardiaco, un’accelerazione del respiro, ecc. Insomma, il tuo organismo di prepara a gestire una situazione improvvisa o un pericolo.

 

Ma quando lo stato di allerta non cessa, o si attiva inutilmente, è allora che l’ansia diventa un problema. Ciò che viene definito ansia non è altro che un difetto di funzionamento del sistema automatico di controllo (detto sistema neurovegetativo) che sorveglia costantemente il funzionamento di tutte le nostre funzioni fisiologiche.

 

Immagina che i sensori del sistema di allarme della tua abitazione inizino a suonare all'impazzata, senza che in realtà un ladro sia entrato in casa. Allo stesso modo un malfunzionamento del sistema neurovegetativo può creare percezioni anomale in qualsiasi parte del corpo: dunque avverti palpitazioni, mal di stomaco, diarrea, disturbi della respirazione, ecc. in assenza di una patologia evidenziabile. In pratica, uno stato ansioso può essere in grado di imitare i sintomi di qualsiasi altra malattia.

 

 

LE POSSIBILI MANIFESTAZIONI DELL'ANSIA

Vediamo ora come il disturbo d’ansia si declina:

 

1) Le fobie semplici: la paura di una situazione (ad esempio di volare), di un oggetto o di un essere vivente (ad esempio degli insetti) immotivata o sproporzionata rispetto al pericolo reale rappresentato da essi; non può essere spiegata in termini razionali e in essa i sintomi cognitivi, comportamentali e fisici sono presenti in misura pressoché equiparabile. Chi soffre di fobie sa benissimo che le sue paure sono senza fondamento ed esagerate, ma non ha il potere di controllarle.

 

2) L’ansia generalizzata si caratterizza, invece, per uno stato costante e duraturo di attesa apprensiva, costellato da preoccupazioni e continua anticipazione pessimistica di possibili eventi negativi. Chi soffre di disturbo da ansia generalizzata (GAD) vive costantemente in preda a pensieri cupi sull’immediato futuro. In questo tipo di ansia, non sono situazioni specifiche a generare lo stato di allarme, ma tutte le attività dell’esistenza umana, le incombenze quotidiane, gli impegni di lavoro, i piccoli o grandi contrattempi di ogni giorno.

 

3) L’attacco di panico indica un episodio di ansia e terrore a insorgenza improvvisa, di durata limitata nel tempo, caratterizzato da marcati fenomeni neurovegetativi, e associato a un vissuto di tipo catastrofico: è un sistema di allarme la cui centralina è in tilt, e segnala all'impazzata la presenza di una intrusione che invece non esiste. L’attacco di panico viene descritto come una crisi sconvolgente che può far pensare a un infarto, accompagnato da una angosciosa sensazione di morte imminente. Ci si vergogna degli attacchi di panico, perché vengono accompagnati da una perdita totale del controllo su se stessi, si appare come persone isteriche, deboli, inaffidabili. In realtà, si tratta di eventi che possono colpire tutti, indipendentemente dalla forza di carattere o dalla stabilità emotiva.

 

4) L'ansia di separazione configura l'impossibilità di accettare ed elaborare la separazione, l'allontanamento o la morte della persona amata. Non solo i bambini possono soffrirne, sebbene si tratti probabilmente della prima forma di ansia che sperimentiamo nella nostra vita. Nell’adulto è sintomo di una tendenza all’attaccamento e alla dipendenza come strategie adattive di preferenza. Come i bambini, anche questi adulti ricercano nell’altro la stabilità e l’equilibrio che da soli non riescono a trovare, e quando la “stampella” manca, si sentono perduti.

 

5) Il disturbo post-traumatico da stress comprende l’insieme delle sofferenze psicologiche che conseguono a un evento traumatico o violento. Si manifesta in modi subdoli, con flashback debilitanti, crisi di rabbia esplosiva e irrazionale, incubi notturni, ecc. Se non curato, il disturbo post-traumatico può minare seriamente la salute mentale e l’equilibrio psicofisico di chi ne è vittima.

 

6) Un’altra espressione dell’ansia è la fobia sociale, che rappresenta una estremizzazione della timidezza. Ogni circostanza nella quale sia richiesta una interazione sociale, soprattutto se nuova o imprevista, innesca una cascata di reazioni tali da interferire in modo pesantissimo, fino talvolta alla paralisi, con la vita sociale e lavorativa. Dal momento che la fobia sociale riduce il contatto con l’esterno, è evidente che si possa ripercuotere in modo estremamente mortificante e limitante sulla qualità della vita. Approfondiamo il tema con l’aiuto del Dr. Silvio Presta, Specialista in Psichiatria.

 

Il Dr. Silvio Presta, Psichiatra presso gli Studi Medici Arcobaleno (Pistoia), ci spiega le manifestazioni della fobia sociale, che si presenta come una sorta di timidezza all'ennesima potenza.

 

7) Il disturbo ossessivo-compulsivo si caratterizza per la presenza di ossessioni (idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente e che vengono percepiti come intrusivi, irrazionali, disturbanti e privi di senso), e compulsioni come avvertire la necessità di mettere in atto azioni mentali o comportamenti in risposta alle ossessioni e spesso con significato scaramantico o preventivo di eventi negativi. Anche in questo caso, parola al Dr. Silvio Presta.

 

Il Dr. Silvio Presta ci spiega le possibili manifestazioni del disturbo ossessivo-compulsivo.

 

8) Infine, un capitolo non ancora adeguatamente sottolineato e divulgato è rappresentato dai disturbi d’ansia indotti dall'uso (attenzione, non solo dall'abuso) di sostanze: ad esempio, l'induzione di attacchi di panico in utilizzatori di caffeina, cocaina o derivati della cannabis, o di fenomeni ossessivi in questi ultimi. Sugli individui ansiosi, infatti, anche un bicchiere di vino o due caffè possono amplificare i sintomi dell’ansia e fungere da “trigger” (innesco) per una crisi. Non solo, purtroppo le persone che soffrono di un qualche disturbo d’ansia vedono aumentare le loro probabilità di sviluppare dipendenza da sostanze quali, appunto, alcol, tabacco o cannabis.

 

Qualunque sia la “sfumatura” della tua ansia, non trascurarne i sintomi e non lasciare le cose come stanno, perché probabilmente peggioreranno. Rivolgiti a un professionista che saprà indicarti la strada da percorrere, sia essa farmacologica o meno.

 

Leggi anche:

La lista delle cose da fare: un aiuto contro ansia e stress

I consigli contro lo stress e la cattiva digestione

Cos'è l'ansia e come si manifesta nel bambino e nell'adolescente



A cura di Paola Perria (Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere) e Viviana Vischi (Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico).
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