La dieta aminoacidica-normoproteica
Gli obiettivi da raggiungere in medicina estetica, oltre al dimagrimento, sono 3:
1) Dimagrimento localizzato con perdita selettiva della massa grassa e miglioramento degli inestetismi cutanei dovuti alla cosiddetta “cellulite”
2) Protezione della massa muscolare
3) Mantenimento e rinforzo dell’elasticità cutanea
La dieta VLCD (very low carb diet) realizzata con la somministrazione di proteine facilmente assimilabili ad alto indice proteico e pool aminoacidico bilanciato, consente di raggiungere i tre obiettivi attraverso l’innesco di numerosi meccanismi d’azione.
Il mantenimento di bassi livelli di insulina e l’aumento dell’insulinosensibilità (dovuti alla scarsa assunzione di carboidrati), la diminuzione della grelina (sostanza prodotta dallo stomaco, che stimola l’appetito) ed altri effetti complessi, inducono l’ organismo ad utilizzare in modo più selettivo e consistente i grassi di deposito, realizzando un dimagrimento mirato alle adiposità localizzate che si traduce nella perdita di circa 1 cm di circonferenze di addome, fianchi e radice della coscia per ogni kg perso. Il che significa la perdita di 1 taglia ogni 4-5 kg di dimagrimento.
L’apporto di proteine ad alto valore biologico, quantitativamente e qualitativamente controllate (non si prescrive mai una dieta iperproteica, il fabbisogno viene calcolato sul peso ideale da raggiungere e non sul peso reale) e ad alto coefficiente di assorbimento consente di proteggere il tono e la massa muscolare: i vantaggi sono il mantenimento di un metabolismo più efficiente (il tessuto muscolare consuma molte calorie, quindi più è presente più l’organismo “brucia” il cibo assunto attraverso l’alimentazione quotidiana) e quindi un “più facile” mantenimento del peso raggiunto (dico più facile e non garantito, perché qualsiasi tipo di dieta si decida di seguire, al termine del dimagrimento è comunque necessario riorganizzare il proprio stile di vita attraverso corrette abitudini alimentari e la pratica di attività fisica).
Le variazioni della composizione corporea sono valutabili progressivamente attraverso la misurazione nel corso dei periodici controlli con uno strumento chiamato impedenziometro.
L’elasticità della pelle è determinata prevalentemente dal collagene, una proteina che è soggetta a continuo distruzione e rigenerazione. L’apporto bilanciato di proteine selezionate consente di favorire i processi di rigenerazione e protezione del collagene e quindi di proteggere la pelle mantenendola tonica nel corso del dimagrimento.
Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale non assumere indiscriminatamente cibi proteici in genere (le proteine non sono il bene assoluto e viceversa i carboidrati non sono il male assoluto!) ma definire quante e quali proteine somministrare e come somministrarle, ricordando che questi tipi di diete, pur producendo ottimi risultati, non rappresentano il modo corretto di alimentarsi per tutta la vita, ma una “terapia” del sovrappeso e/o delle adiposità localizzate che, come tutte le terapie, ha durata limitata al raggiungimento del risultato desiderato e concordato con il medico.
A risultato raggiunto si deve ritornare ad una alimentazione bilanciata, con caratteristiche variabili individuali, associata ad un corretto programma di attività fisica e ad un eventuale supporto psico-comportamentale individuale o di gruppo per consolidare nel tempo i risultati raggiunti. Quindi un nuovo stile di vita più sano e più gratificante per evitare il tanto temuto effetto yo-yo.
1) Dimagrimento localizzato con perdita selettiva della massa grassa e miglioramento degli inestetismi cutanei dovuti alla cosiddetta “cellulite”
2) Protezione della massa muscolare
3) Mantenimento e rinforzo dell’elasticità cutanea
La dieta VLCD (very low carb diet) realizzata con la somministrazione di proteine facilmente assimilabili ad alto indice proteico e pool aminoacidico bilanciato, consente di raggiungere i tre obiettivi attraverso l’innesco di numerosi meccanismi d’azione.
Il mantenimento di bassi livelli di insulina e l’aumento dell’insulinosensibilità (dovuti alla scarsa assunzione di carboidrati), la diminuzione della grelina (sostanza prodotta dallo stomaco, che stimola l’appetito) ed altri effetti complessi, inducono l’ organismo ad utilizzare in modo più selettivo e consistente i grassi di deposito, realizzando un dimagrimento mirato alle adiposità localizzate che si traduce nella perdita di circa 1 cm di circonferenze di addome, fianchi e radice della coscia per ogni kg perso. Il che significa la perdita di 1 taglia ogni 4-5 kg di dimagrimento.
L’apporto di proteine ad alto valore biologico, quantitativamente e qualitativamente controllate (non si prescrive mai una dieta iperproteica, il fabbisogno viene calcolato sul peso ideale da raggiungere e non sul peso reale) e ad alto coefficiente di assorbimento consente di proteggere il tono e la massa muscolare: i vantaggi sono il mantenimento di un metabolismo più efficiente (il tessuto muscolare consuma molte calorie, quindi più è presente più l’organismo “brucia” il cibo assunto attraverso l’alimentazione quotidiana) e quindi un “più facile” mantenimento del peso raggiunto (dico più facile e non garantito, perché qualsiasi tipo di dieta si decida di seguire, al termine del dimagrimento è comunque necessario riorganizzare il proprio stile di vita attraverso corrette abitudini alimentari e la pratica di attività fisica).
Le variazioni della composizione corporea sono valutabili progressivamente attraverso la misurazione nel corso dei periodici controlli con uno strumento chiamato impedenziometro.
L’elasticità della pelle è determinata prevalentemente dal collagene, una proteina che è soggetta a continuo distruzione e rigenerazione. L’apporto bilanciato di proteine selezionate consente di favorire i processi di rigenerazione e protezione del collagene e quindi di proteggere la pelle mantenendola tonica nel corso del dimagrimento.
Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale non assumere indiscriminatamente cibi proteici in genere (le proteine non sono il bene assoluto e viceversa i carboidrati non sono il male assoluto!) ma definire quante e quali proteine somministrare e come somministrarle, ricordando che questi tipi di diete, pur producendo ottimi risultati, non rappresentano il modo corretto di alimentarsi per tutta la vita, ma una “terapia” del sovrappeso e/o delle adiposità localizzate che, come tutte le terapie, ha durata limitata al raggiungimento del risultato desiderato e concordato con il medico.
A risultato raggiunto si deve ritornare ad una alimentazione bilanciata, con caratteristiche variabili individuali, associata ad un corretto programma di attività fisica e ad un eventuale supporto psico-comportamentale individuale o di gruppo per consolidare nel tempo i risultati raggiunti. Quindi un nuovo stile di vita più sano e più gratificante per evitare il tanto temuto effetto yo-yo.