La genitorialità

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La genitorialità

08-09-2008 - scritto da buchal

Il padre e la madre, quali differenze?

Processi interiori distinti tra padre e madre ma ugualmente importanti per diventare genitor

Sia la madre che il padre intrecciano fantasie attorno al bambino che verrà, ancora tutto da inventare, processo interiore questo molto importante per diventare genitori. Si prepara così anche uno spazio mentale, affettivo, nel quale accogliere il piccolo ospite.

L’uomo, prima ancora che egli nasca, proietta sul figlio una futura realtà, con contorni precisi, come i comportamenti e i progetti che lo legheranno al figlio. E’ quindi un modo molto attivo e concreto di immaginare il figlio e la relazione con lui basata sul ‘fare insieme’.
La donna, invece, tende a immaginare il bambino ancora come parte di sé, all’interno del suo corpo e della sua mente. E, se lo immagina già nato, è un bambino ancora molto piccolo, da stringere fra le braccia, da nutrire, coprire, riscaldare, coccolare…

Comunque, durante l’attesa, è bene non consolidare il proprio desiderio che nasca un maschietto piuttosto che una femminuccia. Se nasce una bambina mentre i genitori desideravano tanto un maschietto, la bambina percepisce di non essere quel figlio che i genitori volevano, e questa sensazione le potrebbe turbare l’esistenza.

Finché la fantasia dei genitori si esprime in un ventaglio molto ampio di possibilità, l’avvenire del bambino rimane aperto, non pregiudicato dai loro desideri. Se gli si lascia spazio, sarà poi il bambino stesso a pretendere, a poco a poco, di essere accettato per ciò che è e non per ciò che avrebbe potuto essere: un maschietto o una femminuccia.

Non va comunque dimenticato che, mentre durante la gravidanza, mamma e bambino formano un corpo unico, al tempo stesso si tratta di due persone distinte, ognuna con un proprio destino e un proprio progetto di vita. Il bambino nasce infatti libero, e costruire limiti per chi nasce libero è un delitto.
Fino che il bambino è piccolo, ingenuo e portato a credere a tutti, è facile che venga a trovarsi nella rete delle costrizioni, ma poi, a mano a mano che ne prende coscienza, sente che gli manca l’ossigeno, la luce e lo spazio vitale di cui ha bisogno per la sua crescita. Ed è così che nasce l’infelicità e la perdita della stima di sé, che porta all’inversione di marcia. La strada in salita diviene un percorso in discesa, un tragitto di ripiego, un cammino all’inverso, una resa, un’oscura ritirata. Di fronte a una disparità di forze, il bambino si adegua per garantirsi la sopravvivenza. Ma questa accettazione obbligata è il seme della ribellione, della prepotenza e della violenza. Un’incomprensione, infatti, può rallentare una crescita più della mancanza di un pasto. Per crescere ci vuole soprattutto Amore. La mancanza di Amore, di gioia, di armonia con sé e con gli altri porta inevitabilmente alla malattia e alla rottura del proprio equilibrio.
Oggi il desiderio di paternità è più legato a sentimenti, sogni, fantasie, spesso inconsci. Il figlio che l’uomo desidera è un bambino immaginario, come la parte migliore di sé, ciò che avrebbe voluto essere e non è stato, un bambino al quale dare tutto ciò che avrebbe voluto avere e che non ha avuto. E questo rende l’uomo più incline a raccogliere i messaggi e le fantasie inconsce, legate a un sogno di paternità più affettivo che sociale.

Ora sta emergendo una nuova figura di padre, un padre che sa scendere dal suo piedestallo per vivere in sintonia con la propria donna e il proprio bambino. Questo nuovo padre è più a contatto con le esperienze quotidiane, anche perché oggi l’uomo è più capace di un tempo di accettare e utilizzare le componenti “femminili” della propria personalità, come la tenerezza. Si tratta di una trasformazione del tutto nuova, ancora in atto.

C’è anche una maggiore capacità da parte dell’uomo di condividere quel misterioso evento che la donna vive dentro di sé con la gravidanza. E lo dimostra in molti modi, anche attraverso la tenerezza del contatto corporeo, della vicinanza fisica e non solo sessuale, come quando accarezza il pancione o vi accosta l’orecchio per sentire il battito cardiaco del bambino Il padre partecipa alla felicità, alla soddisfazione, all’orgoglio della donna per il bambino che cresce dentro di lei. Ma anche alle sue ansie, alle sue preoccupazioni. La accompagna dal ginecologo, ai corsi di preparazione al parto, sceglie con lei il corredino, la culla, il nome, Si sente meno lontano dal bambino anche attraverso la visibilità dell’ecografia. .

Si tratta di un fenomeno di costume che rivela un profondo cambiamento, una partecipazione molto più intensa dell’uomo alla gravidanza su tutti i piani: fisico e affettivo.

Comunque, diventare genitori non è un episodio circoscritto nel tempo, ma dura tutta la vita e comprende i compiti collegati ai ruoli e alla posizione che ciascun soggetto occupa all’interno del sistema familiare.



Bianca Buchal

Profilo del medico - buchal

Nome:
BIANCA BUCHAL
Professione:
Altro Operatore Sanitario
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