Le domande più ricorrenti delle neomamme al pediatra

Facebook Twitter Google Pinterest YouTube

Le domande più ricorrenti delle neomamme al pediatra

12-09-2011 - scritto da bedendo.f

Il cordone ombelicale è una struttura anatomica formata da vasi sanguigni (due arterie ed una vena) che permettono gli scambi tra madre e feto.

Come va "medicato" l'ombelico del neonato (il cordone ombelicale)

Al momento della nascita il cordone ombelicale viene tagliato a circa 5 centimetri dalla cute del neonato, tale tralcio ombelicale andrà in contro ad un processo del tutto naturale di mummificazione per poi staccarsi spontaneamente senza dolore.
Per favorire il processo di mummificazione basterà mantenere pulito ed asciutto il cordone ombelicale. E' importante istruire le mamme alla pulizia quotidiana (detersione che deve essere fatta bene anche alla base del tralcio ombelicale sollevandolo verso l'alto senza paura di fare male) e della sostituzione della garza sterile con un'altra pulita ed asciutta ogni volta che ce ne fosse bisogno.
Solo raramente e se è presente un'infezione è necessaria una medicazione con antibiotico topico da applicare sull'ombelico.

Quando si può fare il primo bagnetto al neonato?
Il primo bagnetto completo (per completa immersione) si può fare solo dopo che il cordone ombelicale si è staccato (altrimenti si bagnerebbe e così non potrebbe mummificare e magari infettarsi)
Prima di ciò il neonato va in ogni caso lavato a " piccole parti " secondo le necessità igieniche (capo e collo, tronco, genitali …)

E' meglio allattare ad orari fissi o a richiesta?
L'allattamento sia artificiale che al seno è bene che sia condotto con modalità "a richiesta" del bambino, vale a dire ogni volta che il piccolo lo richiede va attaccato al seno o data una poppata di latte artificiale anche se non è trascorso tanto tempo dal precedente pasto.

Quanto tempo deve durare una poppata?
Mediamente, un bambino sano e di peso adeguato per l'età, mangia al seno in circa 20-30 minuti (10-15 minuti per seno); così pure avviene per gli allattati al biberon. A volte in entrambe le situazioni ci sono bambini più lenti e bambini più voraci con tempi che variano notevolmente.

Fino a che età si può allattare un bambino al seno?
Non ci sono motivi "medici" (di salute) per decidere a priori di smettere di allattare, nel senso che il latte materno è sempre "buono". Spesso ci sono motivi "sociali" d'educazione e d'influenze esterne che consigliano di smettere di allattare (motivi per altro anche sostenibili). In pratica nello stabilire il momento di sospensione dell'allattamento materno cerco sempre di raccordare le necessità materne (desiderio di continuare l'allattamento, ripresa del lavoro; motivi di salute…) con quelle del bambino (età, svezzamento, problemi di salute, allergie…) allattamento che comunque consiglio almeno fino al sesto mese di vita del bambino.

Occorre che il bambino faccia sempre il "ruttino"?
Il "ruttino" è l'emissione rumorosa dalla bocca d'aria proveniente dallo stomaco; non è per niente in relazione con la digestione più o meno buona. Ci sono bambini che facilmente e spesso lo emettono ed altri bambini non facili al "ruttino" in pratica dopo la poppata si sostiene per un po' di tempo il bambino in posizione eretta (che facilita l'emissione del ruttino) dopo di che, indipendentemente dall'emissione o meno del ruttino, si pone il bambino a dormire sul fianco o supino (a pancia in su).

Il bambino rigurgita spesso, è normale?
Molti bambini fino all'età di 5-6 mesi rigurgitano anche a tutti i pasti, ciò è dovuto ad incontinenza fisiologica di una struttura muscolare posta al confine esofago-gastrico che non riesce a trattenere tutto il contenuto gastrico e ne lascia scappare un po'.
Questo rigurgito fisiologico non disturba il bambino che presenta una crescita regolare e non dimostra sofferenza durante gli episodi (anche se frequenti e per i quali siano necessari numerosi cambi di biancheria), non necessita di terapie particolari, al massimo di consiglierà la posizione antireflusso e se allattato artificialmente un latte antireflusso. Altre volte invece, al rigurgito sono presenti altri segni e/o sintomi quali dolore, pianto, durante il rigurgito, scarsa crescita, irritabilità dermatite, diarrea, flatulenze episodi di broncospasmo…. In questo caso si parla di malattia da reflusso per la quale sono previsti dei trattamenti gastro-esofageo, dietetico-farmacologico.[/COLOR][/FONT]

Dott. Francesco Bedendo
Specialista in Pediatria Preventiva e Puericultura
www.dottorbedendo.it

Profilo del medico - bedendo.f

Nome:
FRANCESCO BEDENDO
Specializzazione:
Pediatria
Contatti/Profili social:
sito web


Articoli che potrebbero interessarti

Forumsalute.it © UpValue srl Tutti i diritti riservati.
C.F., P. IVA e Iscr. Reg. Imprese Milano n. 04587830961   |  Privacy   |  Cookie   |  Chi Siamo