Meglio l’ago del bisturi: ma occhio alle bufale
In Italia è boom dei trattamenti estetici “dolci” ma cresce anche il mercato delle sostanze clandestine senza prove cliniche di sicurezza
Quando la medicina estetica sconsiderata danneggia la salute e la bellezza
08/05/2007 - Tossina botulinica: “spiana-rughe” disponibile in Italia da tre anni dopo un periodo molto più lungo negli Usa. Si utilizza soprattutto per le rughe tra le sopracciglia e le zampe di gallina. Si può ripetere ogni 4 mesi. E’ importante affidarsi a un bravo specialista in grado di “paralizzare” solo muscoli ben precisi per evitare di ridurre troppo la mimica facciale.Peeling: serve per levigare e ringiovanire la pelle di tutto il viso. Può essere fisico (con il laser), meccanico o chimico con acidi vari. La frequenza del trattamento dipende dal tipo di laser usato e dal tipo di cute.
Filler: vengono iniettati nel derma o nel tessuto sottocutaneo e sono ideali per riempire le labbra, le rughe sottili intorno alla bocca, quelle nasolabiali, di collo e decolleté. Il trattamento si può ripetere ogni 6-8 mesi. In genere vengono preferiti i filler riassorbibili, a base di acido ialuronico o di collagene bovino, anche perché i rischi di complicanze come granulomi, infezioni e asimmetrie non sono elevati.
Sono queste le procedure mininvasive più gettonate per apparire giovani e belli, e in Italia stanno conoscendo un boom senza precedenti. Tanto per darvi un’idea, dall’aprile 2004 (cioè da quando l’uso del botulino è stato approvato dal Ministero della Salute anche per fini estetici) all’aprile 2005 sono stati effettuati 20 mila trattamenti, a cui vanno aggiunti ulteriori 15 mila negli altri 8 mesi dell’anno. Questi trattamenti estetici “dolci” vengono sempre più preferiti alla chirurgia estetica “tradizionale” perché non richiedono ricovero, né anestesia generale, e garantiscono maggior naturalezza anche se i risultati sono meno “duraturi” nel tempo. I piccoli ritocchi, poi, in genere non lasciano segni evidenti neppure nei primi giorni dopo l’intervento.
Il problema è che, per ogni boom, c’è sempre l’altro lato della medaglia: trattamenti senza regole, fiale di sostanze da iniettare nel viso senza prove cliniche di sicurezza, confezioni di botulino importate in modo clandestino. Per quanto riguarda quest’ultimo, si calcola che circa il 10% non sia del tipo autorizzato in Italia. I filler poi sembrano essere diventati un mercato selvaggio dove prodotti senza alcuna prova clinica rischiano di compromettere la salute e la bellezza di chi vi fa ricorso: sono decine le sostanze che i veri esperti guardano con sospetto.
L’allarme è stato lanciato dal Congresso nazionale della società italiana di medicina estetica svoltosi a Roma. Un consiglio per i pazienti: chiedete sempre al medico la targhetta che identifica la fiala utilizzata (così come si fa per i vaccini). In questo modo è possibile verificare anche nei trattamenti successivi eventuali incompatibilità e soprattutto agire con sicurezza in caso di effetti non desiderati. Ma questa precauzione permette anche di avere la certezza che si tratta di prodotti ufficiali.
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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