Quinta malattia, cos'è?

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Quinta malattia, cos'è?

20-05-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Sintomi, contagio e rischi della quinta malattia nei bambini

Caratteristiche essenziali della quinta malattia

Quinta malattia, cos'è? Vi è capitato di portare i bambini dal pediatra per delle strane bollicine e sentirvi dire: “non si preoccupi è la quinta malattia”? Ma di cosa si tratta? E soprattutto: è veramente innocua? Cerchiamo di scoprirne insieme le caratteristiche essenziali.

La quinta malattia è una malattia infettiva acuta, provocata da un virus scoperto solo di recente (nel 1974, il parvovirus B19 per essere precisi). E’ così definita perché è la 5° patologia esantematica che può colpire i bambini in età scolare: si è soliti definirla anche come eritema infettivo o megaloeritema epidemico. E’ nota anche come malattia delle guance schiaffeggiate perché il sintomo caratteristico è determinato dalla comparsa iniziale sul viso del bimbo di un eritema a farfalla (che poi si espande al resto del corpo).

L’incubazione va dai 4 ai 28 giorni circa, periodo assolutamente asintomatico. Poi si cominciano a sviluppare il rossore sulle guance, alterazione leggerissima della temperatura che raramente supera è 37,5°, mal di testa, naso gocciolante e dolori articolari, insomma come una lieve malattia da raffreddamento. In questa fase che dura circa una settimana il bambino è contagioso, quindi è opportuno tenerlo a casa e a riposo curandolo a suon di baci e coccole.

Effettivamente si trasmette con estrema facilità, ma è anche una patologia molto lieve. In una decina di giorni tutto passa, anche se l’esantema può lasciare qualche strascico di sensibilità cutanea: sarà buona norma riparare il bambino dai raggi solari o da temperature troppo rigide. Una volta contratta la malattia si instaura un’immunità permanente, ovvero non ci si ammala più.

La quinta malattia non presenta complicanze di rilievo, ma non va sottovalutata in caso di altre patologie preesistenti come alcune forme di anemia o durante la gravidanza: in tal caso, seppur raramente, il bimbo potrebbe nascere affetto da una grave forma di anemia. Ma, ci tengo a sottolinearlo, il rischio è più raro che nelle altre malattie esantematiche.

Foto: Flickr



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